Ha chiuso il 2018 con circa 160 milioni di euro di ricavi e un ebitda di 35-36 milioni la catena italiana di cliniche dentali DentalPro, fondata nel 2010 dal ceo Michel Cohen insieme ai medici implantologi Samuele Baruch e Paolo Tonveronachi e controllata oggi all’85% da BC Partners (si veda altro articolo di BeBeez). E quest’anno il traguardo per l’ebitda è a 40 milioni a fronte di ricavi oltre i 200 milioni, con un obiettivo di ebitda a regime a 60 milioni. Il tutto dopo che il gruppo ha chiuso il 2017 con 129,7 milioni di euro di ricavi (+18% da 2016) e un ebitda di 28,7 milioni (+65%) e dopo aver investito nell’anno 13,7 milioni (+46%). A snocciolare questi numeri a BeBeez e MF Milano Finanza è lo stesso Cohen, a poche settimane dal primo investimento all’estero.
A inizio dicembre, infatti, DentalPro ha comprato la maggioranza del capitale di Cliniodent, gruppo svizzero che possiede tre cliniche odontoiatriche a Lucerna, Thun e Zug e prevede a breve due prossime aperture. Il fondatore, Klaus-Uwe Busch, rimarrà in società come socio di minoranza e continuerà a gestire gli aspetti clinici e organizzativi di Cliniodent. “L’acquisizione in Svizzera è stata un’occasione che ci è capitata e che abbiamo voluto cogliere al volo, perché Cliniodent è un gioiello di efficienza che per noi può essere la base di sviluppo nel paese. Detto questo, immagino più uno sviluppo organico che acquisizioni di altre ciniche, perché in Svizzera il mercato è già molto maturo ed è molto difficile riuscire a comprare qualcosa senza passare da aste affollate. Se devo pensare a un paese più facile e ricco di opportunità, penso invece alla Polonia. Lì il mercato è molto meno maturo e abbiamo già aperto due ciniche. E poi, ovviamente, abbiamo ancora molto da fare in Italia. Il mercato qui è ancora molto frammentato e soprattutto c’è tanto sommerso. Le dicono solo due numeri: secondo l’Agenzia delle Entrate il mercato italiano delle cliniche dentistiche vale 7 miliardi di euro, ma secondo le nostre stime ne vale realmente 10 miliardi. Ci sono 3 miliardi di euro di fatturato che mancano all’appello”.
Solo nel 2018 in Italia DentalPro ha inaugurato 21 cliniche per un investimento di oltre 10 milioni di euro e prevede di aprirne altre 25 nel 2019, andando a investire oltre 12 milioni di euro. E i centri sono tutti di proprietà.
D’altra parte la finanza non manca. DentalPro è controllata da BC Partners dal maggio 2017 , che ha rilevato il controllo della società da Summit Partners e da Vam Investments che è rimasta nel capitale per un 5% insieme a Club degli Investitori, mentre il resto fa capo ai manager. A seguito del cambio di controllo, la holding DP Group spa aveva rifinanziato il debito, rimborsando in anticipo il suo bond da 80 milioni (70 milioni più un incremento successivo della size di ulteriori 10 milioni) a scadenza giugno 2023 quotato alla Borsa di Vienna (si veda qui la notice of redemption) e sottoscritto in origine dai fondi di Pemberton Asset Management, di Axa e Muzinich a supporto dell’acquisizione di Giovanni Bona Cliniche Dentali nel 2016. Il rifinanziamento a 6 anni è stato condotto con linee di credito erogate da Unicredit, Credit Agricole, Bnp Paribas e Ing e a oggi il gruppo ha un debito finanziario netto di 120 milioni di euro.
Il gruppo è cresciuto a un ritmo esponenziale in pochi anni. Cohen ricorda: “Ho fondato Dentalpro 8 anni fa insieme a due medici. Ho investito il mio denaro e ho coinvolto una decina di amici, raccogliendo 2 milioni di euro che abbiamo investito nell’acquisto di una prima clinica a Milano. Poi abbiamo coinvolto via via altri investitori privati per continuare a comprare cliniche e nel 2013 abbiamo annunciato un aumento di capitale da 3 milioni al quale ha partecipato anche Vam Investments. Siamo arrivati a comprare 29 cliniche in 5 anni per un investimento complessivo di 5 milioni, sino a quando nel 2015 abbiamo deciso di fare un salto ulteriore e abbiamo portato a bordo il fondo Summit Partners, che ha comprato il 60% del capitale. Poi c’è stata la staffetta con BC Partners, il bond e il rifinanziamento e a oggi siamo a quota 150 cliniche”.