La Fondazione Golinelli ha inaugurato a Bologna G-Factor, il nuovo incubatore e acceleratore per startup, che punta a farle crescere applicando una metodologia formativa paziente, ma seguendo le logiche della scienza e del mercato (si veda qui il comunicato stampa). Fondazione Golinelli è nata 30 anni fa per volontà dell’imprenditore e filantropo Marino Golinelli, ha sede dal 2015 nell’Opificio Golinelli uno spazio industriale riqualificato che ospita laboratori, aule didattiche, uffici, spazi per workshop e attività varie. Nel 2017, è nato, come sede espositiva, il Centro Arti e Scienze Golinelli.
Nel luglio 2017 la Fondazione è stato il corner investor del nuovo fondo Utopia lanciato da Principia sgr per investire in istituti di ricerca clinica e brevetti supportando startup in fase pre-seed, seed capital e/o angel investing (si veda altro articolo di BeBeez).
Con l’inaugurazione di G-Factor – firmato ancora da diverserighestudio – Fondazione Golinelli concretizza uno dei progetti di Opus 2065, piano di sviluppo pluriennale della Fondazione, ideato per supportare i giovani nel loro percorso di crescita. G-Factor occupa 5.000 mq e integra l’Opificio Golinelli, che copre così un’area totale di 14 mila mq. Ospiterà le startup selezionate da un team di scienziati ed esperti di impresa, innovazione, trasferimento tecnologico e finanza tra i 124 progetti che hanno partecipato alla Call for Ideas & Start-up First Edition 2018 Life Science Innovation, il primo bando di G-Factor per progetti di innovazione e nuove imprese del settore delle scienze della vita, per cui è stato stanziato 1 milione di euro.
“Queste risorse non sono grant a fondo perduto o strumenti finanziari e/o di debito – dichiara Antonio Danieli, Direttore generale di Fondazione Golinelli e CEO di G-Factor – ma sono destinate ad essere convertite in percentuali di equity, così che G-Factor diviene socio di minoranza delle start-up stesse coadiuvandole nella ricerca di nuovi finanziatori e nello sviluppo successivo del proprio business. Inoltre, le risorse messe a disposizione per ogni start-up sono superiori alla media degli incubatori nel segmento di riferimento”. Le startup avranno accesso da marzo al nuovo programma di accelerazione G-Force della durata di 9 mesi: 3 residenziali a Bologna e 6 da remoto. Il programma include seminari, mentoring, coaching, reclutamento di giovani talenti e abbinamento a potenziali partner industriali, oltre a servizi logistici, convenzioni e agevolazioni. Le 9 startup selezionate da G-Factor sono:
- Biocompatibility Innovation: startup padovana che sviluppa nuove tecnologie per il miglioramento del grado di biocompatibilità dei dispositivi medici impiantabili biologici e degli alimenti di origine animale;
- BionIT Lab: startup leccese che ha presentato al CES 2019 Adam’s Hand, la protesi dedicata a pazienti che hanno subito l’amputazione dell’arto superiore, o anche per chi per malattie congenite ne era privo alla nascita;
- ComplexData: spin-off dell’Università di Milano che gestisce grandi dataset, li visualizza e ottimizza;
- Diamante srl: startup dell’Università degli Studi di Verona che produce e vende innovativi strumenti di diagnosi di malattie autoimmuni;
- enGenome: spin-off dell’Università di Pavia che lavora sull’analisi dei dati per ospedali e società farmaceutiche;
- Genoa Instruments: spin-off dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova che realizza microscopi e soluzioni di immagine;
- HIPatch: startup dell’Università degli Studi di Pavia;
- Holey: startup di Roma fondata che produce tutori ortopedici su misura utilizzando una stampante 3D e materiali biocompatibili;
- Relief: spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna che realizza dispositivi impiantabili in grado di rappresentare una soluzione efficace al problema dell’incontinenza urinaria.
La nuova parte dell’edificio raggruppa anche il Competence Center BI-REX (Big Data Innovation & Research EXcellence) istituito a dicembre 2018, il primo a partire tra gli otto Centri di Competenza selezionati dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Il centro raggruppa in un partenariato pubblico-privato 57 attori tra università, centri di ricerca e imprese. Offrirà alle imprese di tutta Italia formazione, consulenza e orientamento nell’adozione di tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0, con l’obiettivo di far interagire i diversi attori con le imprese.