Cambiano le modalità di determinazione del prezzo dei veicoli di investimento quotati sul segmento MIV (Mercato Telematico degli Investment Veichles) di Borsa Italiana. La nuova modalità di negoziazione, in vigore dal prossimo lunedì 3 giugno 2019, prevede che il prezzo di riferimento (che oggi dipende, come nel caso delle azioni, dai volumi di negoziazione, cui è poi apportato uno sconto) sia sostituito da un prezzo indicativo, che rappresenta il valore unitario dell’ultimo Net Asset Value (Nav) comunicato al mercato dall’emittente.
Il prezzo indicativo dovrà essere aggiornato e comunicato con cadenza almeno semestrale e in via anticipata nel caso in cui si verifichino eventi che incidono sulla valorizzazione del Nav (si vedano le Modifiche al Regolamento dei Mercati e alle relative Istruzioni pubblicati da Borsa Italiana).
L’obiettivo è sterilizzare l’accumulo di sconto tipicamente dovuto all’illiquidità degli strumenti, consentendo la formazione di sconti su Nav più allineati ai valori medi registrati sui mercati più liquidi. Prima infatti il Nav dei veicoli quotati sul Miv era più alto rispetto al prezzo dell’azione e per questo motivo. Gli investitori istituzionali dovevano quindi sopportare delle perdite iniziali ed erano quindi restii a investire sul Miv. La revisione delle modalità di negoziazione del prezzo vuole andare loro incontro e favorirne gli investimenti nei fondi alternativi.
NB Aurora, il veicolo di investimento che ha sottoscritto il 44,5% delle quote di Fondo Italiano d’Investimento e che è gestito da Neuberger Berman, che ha comunicato che aderirà alla nuova modalità di negoaziazione (si veda il comunicato stampa). NB Aurora farà da apripista alla nuova negoziazione, avendo lavorato direttamente con Borsa Italiana a questa modifica del regolamento sul Miv. Tuttavia, altre società potrebbero aderire in futuro a questo nuovo metodo di determinazione del prezzo.
NB Aurora pubblicherà il Nav con cadenza semestrale. L’ultimo diffuso è relativo al 31 dicembre 2018, quando era pari a circa 198 milioni di euro (corrispondente a 13,0288 euro per azione, calcolato come rapporto tra il NAV e il numero totale di azioni), che aggiustato per la distribuzione di un dividendo ordinario di circa 18,9 milioni (1,057408 euro per azione), porta a un prezzo di 11,7848 euro per azione.