Libera Energia spa, primario operatore nazionale nel mercato dell’approvvigionamento del gas, ha chiuso un accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’articolo 182-bis della legge fallimentare che è stato omologato dal Tribunale di Milano lo scorso 1° agosto 2019.
DLA Piper e Izzi-Toniatti-Perron Cabus-Martini & Partners hanno assistito, rispettivamente, il ceto bancario composto da nove istituti creditori e la società.
L’operazione di ristrutturazione si fonda, in particolare, sulla valorizzazione delle partecipazioni detenute da Libera Energia in alcune società operative nel settore energetico, sulla loro successiva dismissione e sull’utilizzo dei proventi derivanti da tali dismissioni ai fini del rimborso dell’esposizione finanziaria della società verso i propri creditori.
Libera Energia è controllata dal gruppo Geifin/Italtrading, i cui vertici sono stati coinvolti in un crac da 200 milioni di euro e in un giro di fatture false per 53 milioni (si veda qui Repubblica).
Nel dettaglio, nei giorni scorsi Libera Energia ha ceduto ad A2A Energia, controllata da A2A, la sua quota del 45% del capitale di ASM Energia, società di vendita di gas ed energia elettrica attiva nel territorio della Lomellina. ASM Energia ha un portafoglio di oltre 40mila clienti, di cui circa 30mila gas, situati nei comuni di Vigevano, Mortara e nei territori limitrofi, per circa 80 Mm3 di gas e 40 Gwh di energia elettrica. Mentre ESA Italia ha comprato da Libera Energia il 100% delle controllate Rotagas, Aimet e Sorento Power and Gas e il ramo commerciale della stessa Libera Energia.
L’accordo di ristrutturazione del debito ex art. 182-bis della LF segue un accordo di risanamento del debito ex art. 67 LF siglato nell’aprile 2017 dalla società con allora 12 banche creditrici, a valle di una ricapitalizzazione da 12 ,7 milioni di euro. Anche allora DLA Piper aveva assistito le banche e contestualmente era stato revocato il concordato per cui era stata presentata domanda nel novembre 2016 al Tribunale di Milano. Nel 2015 Libera Energia aveva fatturato 148 milioni di euro a livello consolidato, chiudendo l’anno con una perdita di 18 milioni.