Ci sarebbero Blackstone (assistita da Lazard e Mediobanca) e Dea Capital real estate sgr (con un gruppo di fondi pensione italiani) in pole position per aggiudicarsi gli immobili strumentali di Monte dei Paschi di Siena, per i quali sono attese le offerte vincolanti entro il prossimo 18 novembre (si veda altro articolo di BeBeez). In competizione ci sono comunque anche altri fondi, tra cui Apollo, Varde, Cerberus, Partners Group, Starwood, Bain Capital, Oaktree e Lone Star. E non solo.
Nella presentazione agli analisti dei risultati dei nove mesi, diffusi la scorsa settimana (si veda altro articolo di BeBeez), la banca precisa che lo scorso 12 luglio Mps ha lanciato un’asta competitiva per la vendita di un portafoglio immobiliare (si veda qui l’annuncio, con l’elenco degli immobili), ricevendo da attori italiani e internazionali più di 80 espressioni di interesse sull’intero portafoglio o su singoli immobili. Il processo di vendita sta ora entrando nella fase finale e si attende la formalizzazione delle offerte vincolanti da un limitato numero di partecipanti entro la fine di novembre, mentre la chiusura della procedura è attesa entro la data di pubblicazione dei risultati di bilancio 2019.
Le offerte si dovrebbero aggirare sui 300 milioni di euro. La decisione di mettere gli immobili sul mercato risale alla primavera del 2018 quando già era stato dato mandato all’advisor Duff & Phelps Reag (si veda altro articolo di BeBeez). Il processo di vendita era stato poi avviato nel febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Inizialmente si parlava di un portafoglio da un miliardo, poi di 500-600 milioni di euro e infine il perimetro della cessione è stato ultreriormente ridotto. Si tratta soprattutto di immobili dove hanno sede le filiali chiuse nell’arco del piano di ristrutturazione e altre strutture di proprietà della banca ed è possibile che su una parte del portafoglio possano essere applicate soluzioni di sales & lease back. Tra le proprietà immobiliari messe in vendita rientrano: un edificio storico nelle via dello shopping di Roma, in via del Corso; due uffici a Firenze situati vicino alla chiesa di Santa Maria Maggiore e Via dei Sassetti; e la sede storica a Milano, in via Santa Margherita 11. Inoltre, sono compresi l’immobile ex Antonveneta di via 8 febbraio a Padova e altre strutture tra Mantova, Reggio Emilia, Trieste e Brindisi.
L’operazione si intreccia con quella della ristrutturazione del debito di Sansedoni Immobiliare spa, storica società immobiliare senese partecipata dalla Fondazione Mps (67%), Banca Mps (21,8%) e dalla cooperativa emiliana Unieco (11,2%) che a fine giugno ha depositato al Tribunale di Siena la domanda di concordato preventivo in continuità, che prevede un accordo di ristrutturazione dei 165 milioni di euro di debiti, contestuale a una ricapitalizzazione che sarà condotta dal fondo di private equity britannico Arrow Global e dalle sue controllate italiane Europa Investimenti e Sagitta sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione prospettata da Arrow Global prevede nel dettaglio:
- un aumento di capitale di Sansedoni di 5 milioni di euro da parte di Europa Investimenti;
- l’istituzione di un fondo chiuso da parte di Sagitta sgr, che sarà sottoscritto dagli istituti bancari creditori della Sansedoni, a fronte dell’apporto dei loro crediti ipotecari e che verrà dotato di nuove risorse finanziarie per 13 milioni di euro da parte della Fondazione Mps (3 milioni) e di Arrow Global (10 milioni), da destinare principalmente alla realizzazione di capex sugli immobili.
In occasione della presentazione lo scorso maggio della nuova strategia di Sagitta sgr (ex Vegagest sgr, si veda altro articolo di BeBeez) si era già parlato del fondo in questione, che era stato era stato battezzato Solution Fund, destinato alla migliore gestione e valorizzazione di crediti UTP single name delle banche. Allora, infatti, era stato annunciato che sul fronte immobiliare era allo studio un Solution Fund, che sarebbe stato istituito tramite l’apporto di immobili, diritti reali immobiliari o crediti ipotecari (questi ultimi solo se strumentali all’acquisto degli immobili e dei diritti reali di cui sopra), che potranno essere conferiti al fondo nell’ambito di situazioni di crisi di varia natura. L’operazione Sansedoni, quindi, è la prima di una serie che sarà condotta dal nuovo fondo.
Per iscriverti alla newsletter di BeBeez Real Estate, clicca qui
Riceverei l’elenco delle notizie di real estate (e i rispettivi link) pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore