E’ finalmente arrivato anche il via libera dell’Antitrust all’acquisizione di Persidera spa da parte del Terzo fondo di F2i sgr (si veda qui il comunicato stampa), annunciata lo scorso giugno, ma in cantiere da più di un anno e mezzo (si veda altro articolo di BeBeez).
Nei giorni scorsi, infatti, l’Autorità ha concluso l’istruttoria volta a valutare gli effetti sulla concorrenza dell’operazione di concentrazione, che prevede che Persidera, leader italiano nelle reti di trasmissione del segnale televisivo digitale terrestre, venga acquisita da F2i e dalla sua partecipata Ei Towers, la società che possiede le torri di trasmissione tv di Mediaset, delistata da Piazza Affari lo scorso anno a valle di un’opa lanciata da F2i insieme alla stessa Mediaset (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere sono state Tim (70%) e Gedi (30%), per un enterprise value di 240 milioni di euro.
Più nel dettaglio, Persidera verrà scissa nelle società NetCo, in cui confluirà il compendio aziendale delle infrastrutture per la trasmissione radiotelevisiva su frequenze terrestri (infrastrutture passive e apparati trasmissivi), e MuxCo che deterrà attività prettamente immateriali (i diritti d’uso delle frequenze) e taluni asset di rete e gestirà i rapporti commerciali con i clienti editori televisivi (i fornitori di servizi media audiovisivi). Il 100% delle azioni della società MuxCo sarà acquisito da una società appositamente costituita da F2i TLC 1 spa, mentre il 100% della società NetCo sarà acquisito da EI Towers.
Il procedimento istruttorio, si legge nella nota dell’Antitrust, ha però confermato che l’acquisizione di Persidera da parte di F2i, in virtù del controllo di EI Towers da parte della stessa F2i, determina il “rafforzamento della posizione dominante della nuova entità nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza in tale mercato e nei mercati posti a valle dello stesso e, in particolare, nei mercati (i) del broadcasting digitale, (ii) della televisione gratuita, (iii) della televisione a pagamento e (iv) della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo”.
Per tale motivo, l’Autorità ha concesso il via libera condizionato al rispetto di una serie di misure, che consistono in:
(i) obblighi di accesso e di erogazione dei servizi di ospitalità, manutenzione a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie e a termini comunque non peggiorative rispetto a quelle attualmente praticate da EI Towers;
(ii) obblighi di erogazione dei servizi full service a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie secondo un approccio disaggregato, in cui l’operatore di rete è lasciato libero di definire l’ampiezza dei servizi offerti e il grado di autonomia tecnologica;
(iii) misure relative all’indipendenza di MuxCo;
(iv) misure volte a ridurre il rischio di scambio di informazioni tra MuxCo, NetCo, EI Towers, F2i e Mediaset;
(v) misure volte alla modifica delle clausole di condivisione del rischio tra EI Tower, NetCo e MuxCo e all’introduzione di una clausola di trasferimento di parte delle efficienze generate su NetCo a MuxCo, con beneficio dei clienti di quest’ultima.
Persidera, guidata dall’amministratore delegato Paolo Ballerani, gestisce cinque mux digitali terrestri (attualmente ospitano più di 60 canali tra i quali Nove, Cielo, SkyTg24, Giallo, Super!, DMax, Tv2000, Focus, K2, Paramount Channel e il segnale tv di Radio Maria). La società ha chiuso il 2018 con ricavi per 76,1 milioni, un ebitda di 39,5 milioni di euro e un utile netto di 14,4 milioni. Il 2017 si era invece chiuso con ricavi per 72,6 milioni, un ebitda di 39,6 milioni e un debito finanziario netto di 99,9 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).