Dedalus Holding, controllata da Ardian e a sua volta controllante del gruppo Dedalus-Noemalife, leader in Europa nei sistemi informativi nel settore sanitario, sta trattando in esclusiva l’acquisizione di parte del business IT nel settore sanitario del gruppo Agfa-Gevaert, per cui ha presentato un’offerta irrevocabile (si veda qui il comunicato stampa).
L’accordo riguarda le attività tedesche, francesi, austriache, svizzere e brasiliane relative al software clinico gestionale ospedaliero (HCIS) e i sistemi IT di imaging (PACS-RIS di radiologia, cardiologia, ecc.) per un fatturato di circa 260 milioni di euro. Clifford Chance ha assistito Dedalus in tutti gli aspetti dell’operazione: dalla strutturazione al finanziamento, ai profili fiscali e di diritto della concorrenza.
Il Gruppo Agfa-Gevaert sviluppa e distribuisce un’ampia offerta di sistemi di elaborazione analogica e digitale di immagini e soluzioni IT principalmente per i settori della stampa, sanitario e per alcune applicazioni industriali. Con sede a Mortsel, in Belgio, il gruppo ha chiuso il 2018 con un fatturato di 2,2 miliardi.
Dall’operazione nascerebbe il leader europeo nel settore del software in ambito ospedaliero con una presenza in oltre 30 paesi nel mondo, una posizione di leadership in Italia, Germania e Francia e un fatturato di circa 470 milioni di euro.
Costituito a Firenze nel 1990, il Gruppo Dedalus oggi è leader nel software clinico sanitario in Italia, dove opera principalmente con i marchi Dedalus e NoemaLife. Negli ultimi cinque anni ha aggregato oltre 40 aziende nel mondo, divenendo uno di primi player europei. Opera con i suoi oltre 2.000 addetti in 25 paesi nel mondo. Dedalus conta oltre 130 milioni di euro di ricavi in Italia, 60 milioni di euro in Francia e oltre 210 milioni di euro a livello consolidato.
Nel 2016 Ardian ha acquisito il 60% di Dedalus Holding, rilevando, tramite Ardian LBO Fund VI, il 14% del capitale da HC Leo sa (Hutton Collins Partners e The Three Hills Capital Partners), il 35,59% da Mandarin Capital Partners e il 10,41% da Health Holding Company srl, controllata da Giorgio Moretti, fondatore e amministratore delegato di Dedalus, che (sempre tramite HHC srl) ha mantenuto il 40% e le sue cariche manageriali (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione, Tamburi Investment Partners aveva ceduto a Dedalus spa la sua quota del 14,94% del capitale di NoemaLife e aveva contestualmente erogato a Dedalus Holding un vendor loan da 9,2 milioni a scadenza 2018 con cedola 9% e convertibile in azioni di Dedalus spa.
Nel dicembre 2016, Dedalus Holding ha rifinanziato il debito con un bond da 72 milioni di euro a scadenza ottobre 2023 quotato al Terzo Mercato della Borsa di Vienna. L’emissione era stata strutturata da Tikehau Capital e interamente sottoscritta dai fondi gestiti dall’asset manager francese (si veda altro articolo di BeBeez).
“L’operazione darebbe una spinta importante al consolidamento europeo del settore del software ospedaliero”, ha spiegato Giorgio Moretti, presidente di Dedalus Holding. “Si tratterebbe di un’operazione che creerebbe il leader pan-europeo del settore del software sanitario con un focus nei tre paesi più grandi dell’Europa continentale con circa 3.500 dipendenti e capacità di sviluppare un’offerta innovativa per un settore che necessita di migliore efficienza e soluzioni integrate”.
“Abbiamo investito in Dedalus nel 2016 per supportarne la crescita in Europa, acquisendo inizialmente una società in Francia, perché avevamo capito subito quanto Dedalus fosse ben posizionata nel suo settore a livello globale”, ha dichiarato Yann Chareton, managing director di Ardian Buyout. ”Il ruolo di Dedalus nel processo di consolidamento del mercato europeo del software permetterà di creare un operatore in grado di competere nel mondo in un segmento così strategico per i cittadini e per i sistemi paese”.
(Articolo modificato martedì 3 dicembre 2019 alle ore 11.25. Si integra con il nome del consulente legale dell’operazione)