Un Concerto Straordinario quello di domenica 12 gennaio al Conservatorio di Milano – alle ore 18.00 alla Sala Verdi – con l’Europe Philarmonic Orchestra, diretta da Ezio Bosso con Francesco Di Rosa all’oboe. Il programma prevede Metamorfosi e Concerto per oboe di Richard Strauss e la Sinfonia n.3 in mi bemolle. maggiore op. 55 Eroica di Ludwig van Beethoven.
Ezio Bosso, Direttore stabile e Artistico della StradivariFestival Chamber Orchestra, oggi Europe Philharmonic, Sony Classical International Artist e Steinway Artist, è Testimone e Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del Maestro Claudio Abbado, diretta con dedizione dalla figlia Alessandra, una conferma dell’impegno didattico e sociale del maestro Bosso che si sviluppa anche nell’attività svolta con Opera Pia Barolo e Medicina a Misura di Donna a Torino. E’ stato anche il testimone ufficiale della Festa Europea Della Musica per il 2018 e unico italiano invitato al Parlamento Europeo per una storica riflessione sullo stato della cultura europea.
Compositore, Bosso ha ricominciato una più intensa attività concertistica solo dal 2015, in un crescendo che, dopo aver portato oltre 100.000 spettatori nei migliori teatri con il suo recital per solo pianoforte considerata la tournée di musica classica più importante della storia italiana, lo vede reduce da una lunga serie di trionfi alla testa di alcune delle migliori orchestre italiane e internazionali nella riconquistata veste di direttore d’orchestra, dopo anni di forzata pausa.
Vale ricordare l’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui è stato Direttore Principale Ospite e che ha trionfalmente condotto sia nel teatro della città sia in Piazza Maggiore davanti ad oltre 10.000 persone per l’Opening Act del G7 Ambiente, concerto premiato ai Live Award di Lisbona come miglior evento musicale europeo dell’anno, oltre a molte altre occasioni.
Il lavoro di questi due anni è culminato nella nomina a Direttore Stabile Residente del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste quindi nella fondazione di un nuovo ensemble orchestrale, la StradivariFestival Chamber Orchestra. Contestualmente Sony Classical ha pubblicato The 12th Room, Disco D’oro con oltre 50.000 copie vendute, Ezio Bosso… and the Things that Remain, The Venice Concert con l’Orchestra Filarmonica della Fenice e Sergej Krylov, ovvero il live che fotografa il suo ritorno sul podio. Nel 2018 è stato pubblicato Ezio Bosso-The StradivariFestival Chamber Orchestra con composizioni di Bosso, Marcello, Bach, Ciaikovsky e Cage ; quindi il secondo album per pianoforte The Roots (A Tale Sonata) con Relja Lukic al violoncello, che raccoglie brani di Pärt, Bach, Messiaen, Beethoven e le inedite Bagatelle No.3 per piano solo, la sonata per violoncello e pianoforte The Roots (A Tale Sonata).
Il 20 gennaio 2019 ha diretto a Bologna l’evento di Associazione Mozart14 “Grazie Claudio” per ricordare Claudio Abbado nei cinque anni dalla morte, portando sul palco del Teatro Manzoni un’orchestra di 50 elementi provenienti dalle migliori compagini europee e cresciuti con Abbado.
La serata-evento Rai3 “Che Storia è la Musica”, che l’ha visto nel triplice ruolo di autore, conduttore e direttore d’orchestra, ha letteralmente rivoluzionato la storia della divulgazione musicale in TV con ascolti superiori al milione di media e ne ha definitivamente sancito il ruolo centrale nel panorama classico, ruolo ribadito dal clamoroso sold out a 14.000 presenze per il suo debutto in Arena di Verona coi Carmina Burana ad agosto 2019.
Bosso ha debuttato a 16 anni in Francia come solista, compie gli studi di contrabbasso, composizione e direzione d’orchestra all’Accademia di Vienna e collabora con diverse orchestre europee tra cui Chamber Orchestra of Europe, Festival Strings Lüzern, Deutsche Kammer-Virtuosen.
Vincitore di importanti riconoscimenti come il Green Room Award in Australia o il Syracuse New York Award in USA, la sua musica è commissionata e utilizzata dalle più importanti istituzioni operistiche mondiali come Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij. A Londra è stato direttore Principale e artistico di The London Strings.
Lo affianca Francesco Di Rosa, nato a Montegranaro (FM) nel 1967, considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti nel panorama internazionale, che ricopre attualmente il ruolo di primo oboe solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Ha studiato con Luciano Franca e Maurice Bourgue e dal 1994 al 2008 è stato Primo oboe solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica sotto la direzione di Riccardo Muti e Daniel Barenboim. Ha vinto il secondo premio al concorso per oboe di Zurigo “Jugendmusik Wettbewerb 1988″ ed altri 6 concorsi nazionali di musica da camera. Come solista ha suonato sotto la direzione di Riccardo Muti, Myung Wun Chung, Ton Koopman e Antonio Pappano. Unico oboista italiano ad aver suonato come primo oboe con i Berliner Philharmoniker è stato invitato da prestigiose orchestre come i Bayerischer Rundfunk, la Mahler Chamber, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Mozart di Claudio Abbado, l’Orchestre National de France e l’ Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra. Già Vice Presidente della Filarmonica della Scala, è Direttore Artistico degli “Amici della Musica di Montegranaro”, socio fondatore del movimento Musicians for Human Rights e della Human Rights Orchestra e insegna oboe ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia.
A cura di Ilaria Guidantoni