Intrum Italy, branch italiana del principale operatore europeo nei credit services e fra i maggiori operatori nel nostro Paese, la scorsa settimana ha nominato due direttori e due responsabili di funzione, attraverso tre promozioni e una nuova assunzione (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, Intrum Italy ha promosso: Roberto Borrelli head of program e project management; Stefano Giudici real estate director e Antonio Rabossi operation director. Inoltre, Intrum Italy ha nominato head of legal Emanuela Crippa, proveniente da Pirelli, dove rivestiva il ruolo di head of finance and special projects. Tutti e quattro riporteranno all’ad di Intrum Italy, Marc Knothe.
Roberto Borrelli è anche il responsabile delle relazioni istituzionali ed è l’interlocutore aziendale verso istituzioni, enti pubblici e associazioni di categoria. E’ in Intrum dal 2018, dove ha ricoperto il ruolo di head of specialized recovery sub-department di operations. Precedentemente ha lavorato in Intesa Sanpaolo, dove è stato responsabile del servizio recupero crediti specialistico.
Stefano Giudici fino a pochi mesi fa ha operato in Intrum Italy come responsabile dell’asset class real estate nella gestione di portafogli di leasing immobiliari e ReoCo. Proviene da Intesa Sanpaolo Reoco, dove era responsabile del portfolio management. Precedentemente ha maturato la sua esperienza in Prelios sgr come head of fund management office – core & opportunistic e in Pirelli RE nel settore investment & asset management.
L’avvocato Antonio Rabossi lavora in Intrum Italy dal 2018 come head of legal & compliance. Negli ultimi 15 anni ha maturato una significativa esperienza in corporate & finance law nel campo degli Npl ed è stato tra i fondatori, nel 2011, della practice dedicata alla mass credit collection all’interno del dipartimento legale di PwC, poi acquisita da Intrum e confluita nello Studio Legale I-Law.
Intrum è il maggiore operatore mondiale dei servizi al credito, nato alla fine di giugno 2017, dall’unione della norvegese Lindorff (controllato da Nordic Capital) e della svedese Intrum Justitia (si veda altro articolo di BeBeez). Intrum Italy è la joint venture tra Intesa Sanpaolo (49%) e il gruppo svedese Intrum (51%), nella quale sono confluiti circa 600 dipendenti della direzione recupero crediti di Intesa Sanpaolo e dei team operativi di leasing & Reoco, a valle dell’accordo siglato nell’aprile 2018 in base al quale Intesa Sanpaolo ha ceduto un portafoglio di Npl da 10,8 miliardi di euro a un veicolo di cartolarizzazione che ha emesso titoli abs la cui componente equity è stata sottoscritta al 51% da Intrum e da Carval Investors (rispettivamente per il 41% e 10%) e per il resto da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). Intrum Italy è presieduta da Giovanni Gilli e guidata dall’amministratore delegato Marc Knothe.
Ricordiamo che Intrum aveva ottenuto l’esclusiva nella trattativa per rilevare la sua divisione credit management di Cerved a metà febbraio scorso (si veda altro articolo di BeBeez). La trattativa è stata interrotta nel marzo scorso a causa dell’emergenza coronavirus (si veda altro articolo di BeBeez). Dal canto suo, Intrum il 13 marzo aveva già annunciato che alla luce degli eventi globali attuali, intendeva ridurre il suo livello di investimenti, aumentare il tasso di rendimento richiesto per quelli nuovi, rivedere i suoi progetti di m&a in corso e procedere all’acquisto di azioni proprie (si veda qui il comunicato stampa).
Le due società hanno lasciato aperta la porta a una ripresa futura delle trattative, che stando i rumor avevano portato Intrum Italia a una offerta di 450 milioni di euro per l’unità di recupero crediti di Cerved. L’accordo avrebbe rappresentato la prima grande mossa di consolidamento nel settore dei crediti in sofferenza in Italia, oltre che la quinta acquisizione in Italia per Intrum, dopo quella della piattaforma di Intesa Sanpaolo, e dopo quella di CAF nel dicembre 2017, rilevata da Lone Star insieme a un portafoglio di Npl da 370 milioni (si veda altro articolo di BeBeez); quella di Gextra nel maggio 2017, rilevata da Italfondiario e dalla fondatrice Francesca Carafa, che è rimasta nel team (si veda altro articolo di BeBeez); e quella di Cross Factor nella primavera 2016.