Intesa Sanpaolo e Sanlorenzo, il cantiere italiano produttore degli omonimi yacht quotato a Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez), hanno siglato un accordo per sostenere il credito di filiera tramite il reverse factoring nella versione più innovativa e digitalizzata del confirming, con l’utilizzo di una piattaforma digitale che permette di ottimizzare la gestione del fabbisogno finanziario aziendale (si veda qui il comunicato stampa). Con questa soluzione, il committente fidelizza e sostiene la propria filiera di fornitori, assicurando loro un migliore accesso al credito, e ha l’opportunità di razionalizzare e semplificare le procedure di pagamento nei confronti delle imprese fornitrici, conferendo alla banca un mandato al regolamento alla scadenza delle fatture dei fornitori caricate sulla piattaforma.
L’obiettivo è sostenere le piccole e medie imprese che compongono la rete di fornitura che, grazie all’accordo, potranno accedere a una linea di credito di 50 milioni di euro messa a disposizione dalla banca per anticipare i crediti commerciali vantati nei confronti di Sanlorenzo. L’iniziativa si inserisce nel contesto più generale del Programma Filiere sviluppato da Intesa Sanpaolo per far crescere le filiere produttive di eccellenza del sistema imprenditoriale italiano. All’interno del medesimo programma rientra il rinnovo dell’accordo della banca con il marchio italiano del lusso Gucci, siglato a fine maggio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
“Questo accordo ha una forte valenza per Sanlorenzo, così come per le oltre 1.500 imprese artigiane che collaborano alla realizzazione dei nostri yacht e che potranno beneficiare di uno strumento di supporto concreto, in un momento delicato come quello attuale, per continuare a crescere e svilupparsi insieme a Sanlorenzo. Abbiamo tra La Spezia e Viareggio uno dei principali distretti della nautica in Europa composto da imprese artigiane di assoluta eccellenza con cui collaboriamo da molti anni e che ci consentono di esprimere la migliore qualità e il massimo livello di personalizzazione per le nostre imbarcazioni”, ha dichiarato Massimo Perotti, presidente esecutivo di Sanlorenzo.
Per Teresio Testa, responsabile della Direzione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo “siamo di fronte a eventi straordinari: per ripartire, bisogna fare sistema ed essere saldi nella filiera. Il rapporto tra azienda e fornitori rappresenta infatti, oggi più di prima, un legame fondamentale, che tiene insieme il tessuto produttivo locale. E proprio le aziende più forti in questo momento devono farsi un po’ carico, insieme al sistema bancario, delle aziende della filiera, dimensionalmente più piccole e quindi più fragili. L’operazione con Sanlorenzo risponde a questo senso di responsabilità, insieme vogliamo dare attenzione e valore agli artigiani che operano sul territorio e le risorse per la crescita e lo sviluppo.”
Sanlorenzo, guidata dal presidente esecutivo Massimo Perotti, realizza una produzione limitata di yacht di lusso all’anno, progettati e costruiti secondo le richieste, lo stile e i desideri di ogni singolo armatore. La sede principale del cantiere è situata ad Ameglia (La Spezia) nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra. Una seconda divisione ha sede a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, una terza divisione ha sede a Massa, mentre la produzione di superyacht avviene nella sede di La Spezia. E’ uno dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri secondo la classifica Global Order Book, pubblicata ogni anno dalla rivista americana di settore Showboats International. L’azienda impiega circa 480 persone, collabora con una rete di 1.500 aziende artigiane e conta 4 siti produttivi situati a La Spezia (SP), Ameglia (SP), Viareggio (LU) e Massa (MS). La produzione di Sanlorenzo si articola in 3 divisioni: yacht, superyacht e bluegame (sport utility yacht).
Lo scorso maggio l’azienda ha incassato un finanziamento da 10 milioni di euro da Cdp per sostenere i nuovi investimenti previsti per il periodo 2020-2022 (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione contribuirà allo sviluppo e alla introduzione sul mercato di innovazioni e di tecnologie d’avanguardia nel panorama della nautica, la cui ricerca sarà fortemente orientata a principi di sostenibilità. Sanlorenzo ha reso noto il 21 maggio scorso che sta valutando l’acquisto della maggioranza del capitale di Perini Navi, cantiere di Viareggio (Lucca) che intende presentare domanda di concordato in bianco e ristrutturare i suo debito. A tal fine, Sanlorenzo ha ottenuto un periodo di esclusiva dai soci di Perini Navi. Si tratterebbe di un’operazione coerente con il modello di business di Sanlorenzo, che inoltre le permetterebbe di ampliare il perimetro di attività e consolidare ulteriormente la propria presenza nel settore dei superyacht (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2019, i ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht Sanlorenzo sono stati di circa 456 milioni di euro, l’ebitda rettificato di 66 milioni, il risultato netto di di 27 milioni e la posizione finanziaria netta di 9,1 milioni. L’azienda ha chiuso il primo trimestre 2020 con: ricavi per 97,9 milioni di euro (+11% rispetto allo stesso periodo del 2019), un ebitda consolidato di 13,3 milioni (+45%), un risultato netto in rialzo dell’88,2%, da 3,2 a 5,9 milioni di euro e una posizione finanziaria netta in discesa da 73,1 a 60,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, la divisione yacht ha generato ricavi netti per 64,2 milioni (65,7% del totale); quella superyacht ha registrato ricavi netti per 27 milioni, (27,6% del totale) mentre quelli della divisione bluegame ammontano a 6,7 milioni (6,9% del totale). A livello di area geografica, l’Europa costituisce il mercato principale, con un’incidenza del 61,1% dei ricavi, seguiti dall’America (15,5% del totale). Nonostante il coronavirus, la società stima ricavi ed ebitda 2020 stabili rispetto al 2019, grazie al suo modello di business resiliente, al posizionamento high-end del marchio, alla quantità limitata e su misura di imbarcazioni prodotti e alla decisione di lavorare durante l’intero mese di agosto 2020 per recuperare il periodo di sospensione dell’attività dovuto al lockdown.