Il private equity tedesco Auctus Capital Partners ha acquisito la maggioranza di Profiltubi, azienda italiana che da oltre 40 anni produce tubi in acciaio elettrosaldato di molteplici forme e dimensioni. A vendere è stata la famiglia Alfieri.
L’operazione è stata finanziata da Mps Capital Services e Banco Bpm, con quest’ultima che ha agito anche come banca agente. Il fondo tedesco è stato assistito da Nctm studio legale. I venditori sono stati seguiti dallo studio legale internazionale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners. Banca Akros ha agito in qualità di advisor finanziario. Chiomenti ha supportato le banche finanziatrici (si veda qui il comunicato stampa).
Da 40 anni Profiltubi produce tubi in acciaio elettrosaldato con sistema HF, di molteplici forme e dimensioni. L’azienda ha ampliato la gamma dei prodotti offerti grazie alla divisione Steel Service, che dal 1994 commercializza travi e laminati mercantili in tutta Europa. Attualmente le due realtà unite in un unico marchio, Profiltubi, rappresentano una delle voci di rilievo nel panorama siderurgico nazionale ed europeo. Il gruppo Profiltubi è situato a Reggiolo (Reggio Emilia). Lo stabilimento produttivo si estende su una superficie di oltre 130.000 mq di cui 55.000 coperti. L’azienda ha generato ricavi per oltre 100 milioni di euro nel 2019. Auctus mira a rafforzare la presenza di Profiltubi su tutti i mercati, ampliando la gamma di prodotti tramite nuovi investimenti e migliorando l’efficienza degli impianti esistenti.
Lo scorso giugno la controllata di Auctus Capital Partners,
Oleodinamica Marchesini, società bresciana che realizza valvole idrauliche per le macchine agricole e movimento terra, ha acquisito
Naldoni e Biondi, produttore di componenti per cilindri oleodinamici (si veda
altro articolo di BeBeez).
Auctus Capital Partners, nato nel 2001 e con sede a Monaco, si concentra su aziende che operano in settori frammentati con forti posizioni di mercato e potenziale di crescita. Punta generalmente ad investire in società con un valore compreso tra i 10 e i 100 milioni di euro e un fatturato compreso tra i 10 e i 150 milioni di euro. Le aree di interesse includono la sanità, il settore automobilistico, la chimica fine/farmaceutica, l’IT/software, l’istruzione e i servizi alle imprese. In Italia ha investito nel 2015 anche nella bresciana
Italpresse, produttore di macchine per la pressofusione per l’industria dell’automotive (si veda
altro articolo di BeBeez).