Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC), gestito da Fondo Italiano d’Investimento (FII) sgr ha acquisito tramite un aumento di capitale riservato la minoranza del system integrator italiano MaticMind (si veda qui il comunicato stampa).
Fondo Italiano d’Investimento sgr è stata assistita nell’operazione da Boston Consulting Group, KPMG, Studio Legale RCCD, ERM e AON. Maticmind è stata seguita da Mediolanum Investment Banking, in qualità di advisor finanziario, e dallo Studio Legale Bonelli Erede.
Nata nel 2005 dallo spin-off del business italiano della svizzera Ascom AG, Maticmind e le controllate Fibermind e Cybermind impiegano oggi oltre 800 dipendenti distribuiti su 12 sedi operative che coprono tutto il territorio nazionale, con una base clienti unica sia nel settore pubblico sia nel settore privato. Maticmind, con sede a Vimodrone (Milano), è tra i principali system integrator italiani operanti nella vendita di soluzioni e servizi professionali relativi a sistemi di networking, cybersecurity, collaboration, datacenter e application. L’azienda è stata protagonista negli ultimi anni di un processo di crescita importante che ha visto il fatturato triplicarsi fino a raggiungere quasi i 300 milioni di euro a fine 2019, grazie anche ad alcune acquisizioni mirate che le hanno consentito di rafforzare sia il core business sia il nuovo portafoglio d’offerta in linea con quanto richiede il mercato: cybersecurity, application, banda ultra larga e 5G.
L’operazione ha l’obiettivo di supportare l’azienda in un ambizioso percorso di crescita, sia organica sia per linee esterne. Carmine Saladino, presidente di Maticmind, ha spiegato: “Maticmind ha completato negli ultimi anni un’importante fase di sviluppo, crescita e consolidamento che le ha consentito di diventare uno dei principali player italiani del settore, non solo per dimensione, ma anche e soprattutto per ampiezza dei servizi offerti e corrispondenza alle incessanti esigenze di mercato. Ho sempre voluto mantenere l’italianità dell’azienda, declinando negli anni le lusinghiere offerte ricevute da fondi esteri. Credo fermamente che il nostro Paese debba fare sistema per preservare e rafforzare le eccellenze italiane. Riteniamo che Fondo Italiano d’Investimento, anche grazie al supporto del suo cornerstone investor Cdp, rappresenti il partner ideale per proseguire il nostro incessante cammino di crescita. Siamo, oggi più che mai, pronti a cogliere, forti delle competenze fino ad oggi maturate, la sfida della digitalizzazione ed innovazione del nostro Paese. La leadership in un mercato non si difende, ma si rafforza ogni giorno, sapremo rendere insieme la Maticmind sempre più forte, sempre più innovativa, sempre più global leader nel settore ICT”.
Andrea Montanino, presidente di Fondo Italiano d’Investimento sgr, ha dichiarato: “L’investimento in Maticmind del fondo FICC segna il primo passo del piano industriale di Fondo Italiano d’Investimento appena annunciato, proseguendo nella sua strategia di sostegno al consolidamento delle filiere di eccellenza del sistema produttivo italiano, in un’ottica di sostenibilità dei percorsi di sviluppo e di rafforzamento dell’industria italiana. In particolare, riteniamo che Maticmind, per dimensioni, ambito di intervento e potenziale di crescita, rappresenti il candidato ideale a porsi come polo di aggregazione per il settore dell’Information Technology, sempre più strategico per adeguare le infrastrutture tecnologiche pubbliche e private del Paese”.
FII sgr ha annunciato la scorsa settimana che intende investire direttamente e indirettamente 3 miliardi di euro in 600 pmi italiane, sulla base del piano industriale 2020-2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel dettaglio, con l’attività di investimento diretto, FII sgr punta a realizzare operazioni di sviluppo, aggregazione e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane in ambiti strategici. Per questo, lavorerà per coinvolgere alcuni rilevanti capi filiera italiani che possano collaborare con il Fondo Italiano a individuare le imprese più strategiche delle filiere stesse, a monte e a valle. Sul front dell’investimento indiretto, invece, FII ha pianificato di investire oltre un miliardo di euro in fondi, anche di nuova costituzione, che condividano strategie e obiettivi del Fondo Italiano d’Investimento e abbiano l’ambizione di coprire ambiti di mercato non ancora pienamente presidiati o di raggiungere dimensioni maggiori rispetto al passato.