
Frederik Geertman
Luciano Colombini lascerà i suoi ruoli di amministratore e consigliere delegato di Banca Ifis. e al suo posto il timone della banca sarà preso da Frederik Geertman, in uscita da UBI Banca, dove era vicedirettore generale e chief commercial officer. La decisione, arrivata a sorpresa, è stata comunicata dalla banca nei giorni scorsi e sarà formalizzata in una riunione consiliare prevista per febbraio 2021 (si veda qui il comunicato stampa).
Colombini manterrà il suo ruolo di ceo di Banca Ifis fino ad aprile 2021 e il ruolo di amministratore delle controllate in cui attualmente siede fino ad aprile 2022. Geertman porterà avanti un processo di sviluppo e digitalizzazione di Banca Ifis e svilupperà le sinergie tra le diverse linee di business della banca.
Frederik Geertman, 50 anni, laureato in Ingegneria Chimica presso la Delft University of Technology in Olanda e con un MBA all’INSEAD di Fontainebleau in Francia, prima di sbarcare in UBI Banca nel 2016 ha trascorso quasi dieci anni in Unicredit, come responsabile Global Marketing and Segment Management per diversi Paesi europei e come responsabile della rete italiana di filiali per le famiglie e le pmi. Ha iniziato la propria attività lavorativa presso una primaria società di consulenza strategica, McKinsey & Co., prima in Olanda e poi in Italia. Nel corso della sua carriera, Geertman ha guidato la digitalizzazione dei rapporti con la clientela in un’ottica omnicanale, incrementando al contempo la produttività commerciale delle società in cui ha operato, attraverso il ridisegno dell’organizzazione e dei processi commerciali.
L’istituto di credito veneto quotato a Piazza Affari è diventato negli ultimi anni uno dei maggiori player italiani nel segmento dei Npl, oltre a essere molto attiva sul fronte del factoring e dei finanziamenti alle pmi, soprattutto dopo l’acquisto per 2 miliardi di euro di GE Capital Interbanca.
Colombini aveva preso le redini di Banca Ifis soltanto nell’aprile 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), in quello che era stato uno storico cambio della guardia al vertice, dopo 25 anni di guida da parte dell’ex amministratore delegato Giovanni Bossi, che a inizio marzo 2019 non era stato confermato dalla proprietà (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente era stato nominato vice presidente della banca ErnestoVon Furstenberg, figlio di Sebastien Egon Von Furstenberg, che è anche ceo de La Scogliera, la holding che controlla Banca Ifis al 50,177%. La Scogliera a sua volta fa capo, da un lato, ai figli del defunto stilista Egon von Furstenberg (Alexander e Tatiana), a sua volta figlio di Clara Agnelli (sorella di Giovanni e Umberto, mancata nel luglio 2016), e dall’altro, con la quota di maggioranza, allo zio Sebastien Egon Von Furstenberg (fratello dello stilista).
I 9 mesi 2020 si sono chiusi per Banca Ifis con un utile di 52,3 milioni di euro (in discesa dagli 84 milioni dello stesso periodo del 2019); e un margine di intermediazione di 321,7 milioni (-17,8% rispetto allo stesso periodo del 2019). In particolare, l’utile del settore Npl è stato pari a 12,8 milioni; quello del settore governance e servizi non core si è attestato a 5,3 milioni e quello del settore commercial e corporate banking ammontava a 34,4 milioni. La raccolta di Banca Ifis è stata di 9.152,9 milioni: +8,1% dal 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Colombini aveva commentato: “Nonostante un contesto macroeconomico senza precedenti, in una situazione di generale sfiducia e incertezza, Banca Ifis ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un utile di 52,3 milioni di euro raggiungendo le guidance definite per l’anno in corso. Tutti i trimestri sono stati profittevoli nonostante rettifiche e svalutazioni ragionevolmente riconducibili alla situazione legata alla pandemia di Covid-19 per circa 47,9 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno. Sul mercato Npl abbiamo confermato la nostra leadership nell’asset unsecured small ticket con l’aggiudicazione di grandi e piccoli deal che nei primi 10 mesi dell’anno ci hanno fatto acquisire 1,7 miliardi di euro di crediti non performing in valore nominale e che contribuiranno alla profittabilità del gruppo per i prossimi anni”.
A parte l’attività nel settore Npl, ricordiamo che a inizio dicembre anca Ifis ha svolto il ruolo di anchor investor istituzionale della newco creata da un club deal di investitori privati organizzato da Deal Source Italia per rilevare il 70% di Pietribiasi Michelangelo, piccola eccellenza italiana attiva nella produzione di impianti e macchinari per il settore lattiero-caseario e per la produzione di succhi e bibite, gelato e birra (si veda altro articolo di BeBeez). A fine novembre Banca Ifis aveva invece chiuso l’acquisizione del 70,77% di Farbanca, l’istituto di credito italiano dedicato alle farmacie e contestualmente aveva annunciato l’interruzione delle trattative per la partnership con IBL Banca in tema di recupero degli Npl attraverso l’erogazione di prestiti contro cessione del quinto dello stipendio (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso luglio, infine, Banca Ifis ha rilevato il 16,32% di Cristallina, la holding che controlla i marchi di acqua minerale Pejo e Goccia di Carnia. La banca ha rilevato il 16,32% della holding da Centurion global fund sicav (si veda altro articolo di BeBeez).
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