Pellegrini ha rilevato la maggioranza di Mymenu srl, la startup di food delivery tutta italiana, nata dall’integrazione tra Mymenu, Sgnam e BacchetteForchette (si veda qui il comunicato stampa). A vendere sono stati i fondatori Edoardo Tribuzio, Giovanni Cavallo e Lorenzo Lelli. All’interno di Mymenu, che manterrà indipendenza operativa con il proprio marchio, Valentina Pellegrini ricoprirà il ruolo di presidente, mentre il fondatore della startup Edoardo Tribuzio sarà l’amministratore delegato.
In questa operazione, Pellegrini è stata assistita da Sin&rgetica in qualità di financial advisor, Orrick Herrington & Sutcliffe per gli aspetti legali e giuslavoristici e da PwC per le tematiche contabili e fiscali. Mymenu è stata seguita da Cross Border Growth Capital e Fineurop Soditic in qualità di financial advisor, oltre che dallo studio Pedersoli per gli aspetti legali.
“Con l’acquisizione di Mymenu puntiamo a raggiungere nuovi mercati e nuovi target di clienti, in un contesto in continua evoluzione, sia in termini di trend di consumo che di modelli di lavoro, quale lo smart-working. Intendiamo, così, ampliare la gamma di servizi dedicati alle aziende, ai loro dipendenti e alle loro famiglie, prendendoci cura del loro benessere anche al di fuori del tradizionale luogo di lavoro”, ha spiegato Valentina Pellegrini, vicepresidente di Pellegrini.
I fondatori di Mymenu Edoardo Tribuzio, Giovanni Cavallo e Lorenzo Lelli, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti di entrare nella grande famiglia Pellegrini, della quale condividiamo i valori distintivi e la visione del futuro. L’operazione è coerente con la nostra strategia di sviluppare ulteriormente la presenza nel canale B2B e trova nella Pellegrini un naturale partner industriale.”
MyMenu, si diceva, è nata dalla fusione di varie realtà del food delivery. Nel 2014 a Bologna Giovanni Cavallo e il socio Lorenzo Lelli hanno fondato Sgnam. Nel 2013 a Padova Edoardo Tribuzio ha fondato Mymenu. I fondatori delle due startup complementari tra loro si sono poi incontrati e hanno deciso di unire le forze, ultimando il tutto a inizio 2018 con una fusione, a valle della quale hanno scelto di mantenere Mymenu nel medio termine come brand principale. Pochi mesi dopo è stata conclusa l’acquisizione del concorrente milanese Bacchetteforchette, il quale a sua volta era il risultato di un’aggregazione con MyFood nel 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). A contenere i tre marchi era la Meal srl, nel cui capitale di Meal erano entrati negli anni il fondo P101 (che aveva investito in Sgnam nell’ottobre 2013), Club Italia investimenti 2, l’acceleratore di startup Nana Bianca, il gruppo editoriale Monrif net e Demi 5, che fa capo a imprenditori bresciani dell’acciaio. Nel 2019 Mymenu ha chiuso un nuovo round di investimento da 300 mila euro, sottoscritto dai soci esistenti. Il round era stato aperto nel marzo 2019 (si veda altro articolo di BeBeez) e seguiva quello da 500 mila euro del 2018 in occasione delle due operazioni straordinarie, cioè appunto la fusione tra Mymenu e Sgnam e l’acquisizione di BachetteForchette.
Mymenu è diventata così la più grande realtà italiana nel settore del food delivery, in sostanza l’unico player italiano di un settore che è presidiato per il resto dai grandi gruppi internazionali come Foodora, Deliveroo, Just Eat e Glovo. Oggi il servizio di Mymenu è attivo principalmente nel Nord Italia con la previsione di estendere presto la copertura all’intero territorio nazionale. La società nel 2020 è cresciuta del +74% rispetto all’anno precedente, creando un indotto verso i ristoranti partner di 9 milioni di euro e raggiungendo il punto di pareggio. La startup, con sede a Milano, ha chiuso il 2019 con ricavi per 2 milioni di euro, un ebitda negativo di 560 mila euro e una posizione finanziaria netta di 113 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Pellegrini, fondata dal Cavaliere del Lavoro Ernesto Pellegrini nel 1965, oggi è un grande gruppo che si occupa di servizi dedicati alle aziende in Italia e all’estero e ha fatto registrare nel 2019 ricavi per 670 milioni di euro. Valentina Pellegrini, vice presidente, affianca Ernesto Pellegrini nella gestione, quale seconda generazione. Sono circa 10.000 i dipendenti della Pellegrini, distribuiti fra le sedi di Milano, Roma, Mendrisio (Svizzera) e i tanti appalti in giro per il mondo. Il business dell’azienda si basa su 5 attività: ristorazione collettiva, welfare solutions, pulizie sanificazioni e servizi integrati, distribuzione automatica, lavorazione della carne e forniture alimentari. L’Accademia Pellegrini è il centro di eccellenza dell’azienda, dedicato alla ricerca, allo sviluppo di nuove soluzioni e alla formazione dei manager, cuochi e addetti. Per volontà della famiglia imprenditrice, l’azienda reinveste all’interno tutti i propri utili. Pellegrini sostiene dal 2014 la Fondazione Ernesto Pellegrini ONLUS, la cui prima attività è stata il ristorante solidale Ruben.