E’ partita ieri sulla piattaforma Mamacrowd, e ha già superato di slancio l’obiettivo minimo dei 100 mila euro raccolti, la campagna di equity crowdfunding de L’Orto di Jack srl, società fondata a fine 2017 da Giuseppe Carciati e Giacomo Messina, originariamente come grossista di ortofrutta e poi trasformata radicalmente in un operatore digitale e omnichannel del settore, da quando nel 2019 sono entrati nel capitale i due nuovi soci Alessandro Della Nina (vice president presso Oaktree Capital Management a Londra) e Arturo Casale (imprenditore della ristorazione milanese), attraverso il loro veicolo di investimento ACDN srl.
La campagna ieri sera aveva già raggiunto i 171 mila euro raccolti rispetto a un target massimo di 500 mila (pari al 10% del capitale), sulla base di una valutazione pre-money di 4,5 milioni di euro. La società ha già raccolto in passato circa 550 mila euro in due round da investitori privati.
L’Orto di Jack è un operatore in grado di gestire completamente la distribuzione di ortofrutta dai produttori al singolo ristorante, con focus sulle catene, che cercano soprattutto affidabilità nella gestione dell’approvvigionamento e della logistica in un rapporto a lungo termine.
A differenza dei semplici marketplace, la piattaforma de L’Orto di Jack controlla tutta la catena del valore, comprese le politiche commerciali, l’approvvigionamento e il magazzino. Ma non è tutto qui. La piattaforma permette ai clienti ristoratori di gestire digitalmente anche le proprie liste di acquisto, i margini e così via. E’ insomma un vero e proprio strumento di gestione operativa per i clienti professionisti del settore della ristorazione.
La scorsa primavera, durante il primo lockdown, quando il canale B2B si è era completamente bloccato, l’azienda ha anche aperto il suo canale B2C che è riuscito a toccare il picco dei 300 ordini al giorno e a fatturare 400 mila euro al mese. Ora i numeri si sono ridotti, ma il canale resta aperto. L’Orto di Jack ha chiuso il 2020 con più di 2 milioni di euro di ricavi, il doppio del 2019 e il quadruplo del 2018. A inizio 2021 il progetto ha completato l’omnicanalità, aprendo il primo punto vendita fisico retail che servirà anche come punto di appoggio per la logistica B2B e B2C.
I nuovi capitali raccolti con la campagna di equity crowdfunding serviranno a finanziare l’ulteriore sviluppo tecnologico della società, che è affidato a Riccardo Dondi, growth marketing manager specializzato in ecommerce e Saas e con 14 anni di esperienza in imprese e startup tra cui la quotata Yoox, Hivejobs ed Evensi.
A oggi i due fondatori Carciati e Messina controllano il 53% del capitale de L’Orto di Jack, Casale e Della Nina il 14%, mentre agli investitori del primo round (Silvano Della Nina, Fabio Marinsalta, Fabio Iandolo, Mauro Ceresa) fa capo il 14,5% e a quelli del secondo round il 18,5%. Tra questi ultimi ci sono Mattia Riva (ceo di Oneday Group), Vanni Bombonato (founder della catena di ristoranti That’s Vapore), Mattia Beda (marketing director del gruppo quotato di distribuzione ortofrutticola Orsero), Luciano Serra (executive e imprenditore con 25 anni di esperienza, cofondatore di Iconium e investitore in diverse startup) e TopLog srl (di cui sono soci Max Catanese e Pier Giraudi, che hanno recentemente ceduto Almax, uno dei principali produttori di manichini al mondo a un fondo small cap, e Andrea Catanese, ceo e founder della società di trading petrolifero Bitubulk).
Della Nina e Casale, sempre attraverso ACDN, sono anche soci fondatori della catena di ristoranti Sapori Solari, di cui possiedono il 33%, insieme al socio operativo de L’Orto di Jack, Andrea Cadegiani; e sono soci di minoranza in TestBusters, società specializzata nella preparazione di test di medicina, accanto a vari altri investitori, tra i quali anche Davide Dattoli, fondatore di Talent Garden.