Stefano Visalli (ex partner McKinsey, con il 20,9% di Epic) e Alceo Rapagna (chief digital officer di Rcs, al 10,4%) hanno dato le dimissioni dal Consiglio di amministrazione di Epic sim , la piattaforma digitale per il finanziamento delle pmi (tramite minibond o altri strumenti finanziari) fondata e guidata dall’amministratore delegato Andrea Crovetto. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che in prospettiva i duemanager puntano anche a cedere le loro quote.
La decisione è stata presa perché Visalli e Rapagna preferirebbero un’evoluzione del modello di business di Epic nella direzione del cosiddetto fintech e più in particolare nel segmento delle piattaforme di finanziamento peer-to-peer alle aziende, mentre Crovetto predilige gli strumenti finanziari come i minibond.
Intanto prosegue la ricapitalizzazione della società, che porterà il capitale da 1,29 a 2,09 milioni tramite l’emissione fino a 800 mila nuove azion). Come noto tra i nuovi azionisti ci sarè il venture incubator Digital Magics , mentre non è della partita la piattaforma di crowdfunding Siamosoci, che tempo fa sembrava essere interessata. Oggi inoltre MF-Milano Finanza rivela che hanno già sottoscritto una quota Filippo Sabatini (ex manager di Citibank) e Francesco Pavani (manager di Value Partners).
Crovetto ha spiegato a MF Milano Finanza che “la nostra visione è europea, perché è in questa direzione che va l’Unione dei mercati dei capitali voluta dalla Commissione Ue. Al momento siamo in trattative avanzate con un team spagnolo per esterndere la nostra attività di origination di bond anche alle pmi spagnole e portoghesi. Quanto alla tipologia di strumenti finanziari, stiamo ampliando l’attività anche alla carta commerciale”.
Tra i soci fondatori, a parte Crovetto (che controlla il 24,4%), Visalli e Rapagna, ci sono poi il presidente Guido Ferrarini (giurista, ex presidente di EuroTlx) e il figlio Sergio (ex Bain Capital) ciascuno col 13,9%, , Prometeia (5,2%) , Andrea Moneta (senior executive Accenture ed ex banker di Unicredit, al 4,7%), Valerio De Molli (che guida il gruppo Ambrosetti, al 3,1%), Roberto Crapelli (ad di Roland Berger Italia, con l’1,5%), e Simonfid (1,5%).