I ricavi da investment banking provenienti da operatori di private equity e altri investitori finanziari a livello globale sono crollati del 24% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2015 a quota 10,5 miliardi di dollari e hanno rappresentato soltanto il 19% del totale dei ricavi da investment banking, la fetta più piccola dal 2010 (16%).
Lo calcola Dealogic, che aggiunge però che l’attiività di m&a da parte degli investitori finanziari è in crescita in tutte le principali aree del mondo.
Il cliente migliore in termini di ricavi da investment banking è stato Blackstone che a livello globale alle investment bank ha pagato 385 milioni di dollari in commissioni nei nove mesi, seguito da Tpg (261 millioni) e Bain Capital (296 milioni).
I ricavi portati da investitori finanziari alle banche d’investmento per operazioni negli Usa hanno raggiunto i 6,5 milairdi di dollari, in calo del 25% dagli 8,6 miliardi dei nove mesi del 2015, pari a una quota del 23% del totale dei ricavi da investment banking.
Per contro l’attività di m&a degli investitori finanziari Usa è cresciuta per il quarto anno consecutivo, con 246,2 miliardi di dollari nei nove mesi, una cifra seconda solo ai record del 2007 (435,8 miliardi) e del 2006 (292,2 miliardi). In particolare gli investitori finanziari hanno disinvestito soprattutto vendendo a controparti industriali, che con acquisti per 132,8 miliardi di dollari hanno rappresentato il 91% dei disinvestimenti degli operatori finanziari negli Usa.
Infine da segnalare che per il quinto anno consecutivo il ricorso alla leva da parte degli investitori finanziari è rimasto costante negli Usa con 86.9 miliardi di dollari, in linea con gli 86,5 miliardi dei nove mesi del 2014.
Quanto all’Europa, i ricavi da investment banking provenienti da operatori finanziari si sono attestati a quota 2,8 miliardi, il livello più basso dal 2012 (1,6 miliardi), pari a una quota del 22% del totale dei ricavi da investment banking (come era accaduto anche nel 2014).
A pagare più commissioni alle banche d’investimento in Europa sono stati CVC Capital Partners (209 milioni di dollari), Apax Partners (176 milioni) e Onex Corp (93 milioni), tallonato da Cinven (92 milioni).
Il Regno Unito (756 milioni di dollari) è stato il Paese che ha generato la quota di ricavi maggiore per le banche di investimento nei nove mesi, ma ha comunque visto crollare del 22% il valore dai nove mesi del 2014, con in particolare le ipo che hanno generato ricavi in calo di ben il 59% (107 milioni di dollari) rispetto ai nove mesi dell’anno scorso (261 milioni).
Per contro, i ricavi derivanti dai disinvestimenti degli operatori finanziari nel Regno Unito hanno raggiunto quota 248 milioni, il massimo storico nei nove mesi.
Infine, il controvalore dei prestiti a leva erogati a investitori finanziari in Europa è sceso a 42,5 miliardi di dollari, in calo del 36% dai 66,4 miliardi dei nove mesi del 2014. Per contro l’attività di equity capital market ha raggiunto quota 44,6 miliardi, una cifra seconda solo a quella registrata nel 2014 (58,1 miliardi).