Arrivano le prime offerte non vincolanti per l’acquisto delle attività di factoring di Enel che sarebbero state messe in vendita dal gruppo elettrico guidato dall’ad Francesco Starace perché considerate non più core business del gruppo.
Debtwire riferisce che in corsa per acquisire Enel Factor (così si chiama la controllata che raggruppa le attività di factoring), ci sarebbero alcuni istituti di credito italiani e internazionali e qualche fondo di private equity specializzato nel settore finanziario: soggetti che avrebbero sottoposto le prime offerte agli advisor che seguono l’operazione.
Secondo indiscrezioni stampa la procedura per l’acquisto di Enel Factor (così si chiama la controllata che raggruppa le attività di factoring), partita alcuni giorni fa, dovrebbe concludersi dopo l’estate, forse già a inizio autunno.
Il Sole 24 Ore riporta che, secondo rumors, sarebbero cinque i gruppi più accreditati: uno dei player in corsa sarebbe Intesa Sanpaolo, ma nel gruppo dei candidati all’acquisto ci sarebbero anche altre banche italiane di medie dimensioni.
Enel Factor offre prodotti dedicati in maniera esclusiva ai fornitori del gruppo Enel che operano nel mercato nazionale e internazionale supportandoli con risorse finanziarie e con la gestione del credito. Tra i principali servizi c’è la gestione dei crediti d’impresa. Secondo la tipologia dei crediti, la durata e il settore merceologico, Enel Factor utilizza supporti informatici per i flussi di ritorno, in modo tale che le aziende cedenti possano trasferirle i numerosi e onerosi adempimenti connessi al trattamento dei crediti oggetto di cessioni: come la contabilizzazione, il controllo scadenze e l’incasso. La società si occupa poi della garanzia sul buon fine dei crediti: un servizio di tutela dal rischio di insolvenza commerciale che permette al fornitore cedente di disporre di plafond entro i quali effettuare con serietà le proprie consegne. Un altro servizio offerto è l’anticipazione dei crediti che trasforma il pagamento dilazionato dei debitori in denaro contante.
La società rappresenta un target interessante nonostante le dimensioni contenute. Enel Factor, infatti, avrebbe una valutazione ridotta (si parla di una cifra inferiore ai 100 milioni di euro), ma la taglia sarebbe compensata dalla clientela e dal portafoflio, entrambi interessanti.
Gli occhi sono puntati sui volumi, i profitti e le potenzialità di crescita della controllata: Enel Factor gestisce volumi per circa un miliardo di euro (nel 2015 rispetto al circa miliardo dell’anno precedente) e genera un profitto netto per circa 4 milioni di euro.