Il mese scorso i supervisori dello S&P 500 index hanno deciso di separare le società coinvolte col Real Estate da quelle finanziarie creando l’undicesima categoria del listino in risposta alla crescita e alla outperformance del settore negli ultimi anni (vedi Bloomberg). Con gli interessi a un livello storicamente basso, 62 miliardi di dollari sono confluiti nei fondi immobiliari dal 2001 al 2015, con più di 120 REIT (Real Estate Investment Trusts) finite sul listino raccogliendo 38 miliardi di dollari. Adesso ci sono 240 REIT quotati tra NYSE e NASDAQ con il settore del Real Estate che pesa per circa il 3% sulla capitalizzazione dello S&P 500. I rendimenti sui REIT tradizionalmente sono risultati maggiori di quello dello S&P 500 index nonostante la crisi sui prezzi delle case di un decennio fa. Dopo essere stato costante per quattro anni, lo spread tra i due rendimenti negli ultimi due anni si è allargato in favore dei REIT.
L’asiatica Pacific Alliance Group (PAG) si è alleata con il broker sud-coreano Meritz Securities per il lancio di un fondo di private debt per il mercato immobiliare della Sud Corea da 200 miliardi di won (163 milioni di euro o 180 milioni di dollari) per finanziare operazioni con garanzia immobiliare (vedi dealstreetasia). Come ricordato da The Korea Economic Daily, il fondo vedrà tra I principali investitori il fondo dei dipendenti pubblici sud-coreani e la Public Officials Benefit Association (POBA). Il fondo ha un target di rendimento del 5,5% all’anno. PAG è una delle più grandi case per gli investimenti alternativi in Asia con uffici a Hong Kong, Shanghai, Beijing, Shenzhen, Tokyo, Singapore, Sydney e Seoul. Ha 16 miliardi di dollari di fondi in gestione tra private equity, fondi di real estate, e fondi con strategie di ritorno assoluto.
E’ cominciata in Dubai la costruzione di quello che nel 2020 conta di esere il più alto grattacielo del mondo. Il Dubai è già la sede del Burj Khalifa che attualmente occupa la prima posizione della speciale classifica delle più alte costruzioni del mondo. Lo sceicco del Dubai, Mohammed bin Rashid Al Maktoum, ha infatti posto la prima pietra nella zona del Dubai Creek Harbour (si veda bloomberg). Il progetto parte nonostante la crescita economica attesa negli Emirati Arabi Uniti sia la più bassa dal 2010 a seguito della caduta dei prezzi del petrolio e nonostante le previsioni per il 2017 siano per una discesa dei prezzi degli immobili del 10% dopo un meno 7% quest’anno.