Business angel e venture capitalist hanno investito di più l’anno scorso in Italia, con ben 129 start up finanziate per la prima volta (+10% dal 2015) per un totale di 202 milioni di euro (dai 101 milioni del 2015, si veda altro articolo di BeBeez). Il dato emerge dall’ultimo rapporto VeM dell’Osservatorio Venture Capital Monitor dell’Università Liuc di Castellanza, con il supporto di EOS Management, in collaborazione con Iban e presentato ieri dal project manager Francesco Bollazzi alla presenza di Innocenzo Cipolletta e di Anna Gervasoni, rispettivamente presidente e direttore generale di Aifi, l’Associazione del Private Equity, Venture Capital e Private Debt.
Quelle cifre diventano ancora più tonde se si considerano anche i 10 round di finanziamento successivi al primo, per complessivi 38,9 milioni di euro. Tale dato porta quindi a un totale di 102 operazioni e a un ammontare investito globale pari a 220,5 milioni.
Più nel dettaglio, tornando agli investimenti seed, del totale di 129 società oggetto di investimento l’anno scorso 64 sono state finanziate esclusivamente da venture capitalist, 28 in sindacato tra venture capitalist e business angel e 37 svolte unicamente da business angel (per 20,6 milioni di euro investiti), coni venture che hanno investito in totale circa 180 milioni di euro.
Il report Vem-Iban presentato nel novembre 2016 e relativo ai dati 2015, mostrava invece che mercato dell’early stage quell’anno aveva attratto risorse per 101,3 milioni di euro nel 2015, escludendo follow on e attività svolta da operatori squisitamente pubblici. Del totale, 66,8 milioni (da 40 milioni) erano riconducibili a investitori istituzionali, 24,5 milioni a investitori istituzionali in collaborazione con business angel, mentre i business angel da soli avevano investito 21 milioni.
L’anno scorso, dunque, i fondi di venture capital hanno finanziato 92 società (dalle 72 operazioni del 2015) e gli investimenti sono stati condotti da 82 operatori di venture dai soli 48 del 2015 e con gli stranieri che hanno rappresentato il 18% del totale degli operatori attivi, in linea con lo scorso anno.
Per quanto riguarda le operazioni di seed capital, l’investimento medio è stato di 0,95 milioni di euro per l’acquisizione di quote del 19%. Nelle operazioni di startup, l’ammontare medio per il 2016 è stato di 2,7 milioni di euro per rilevare una quota media di partecipazione pari al 21%. Ma va sottolineato che le prime dieci operazioni più importanti da sole hanno attratto investimenti per ben 98 milioni, con un taglio medio dell’investimento, quindi, di 9,8 milioni di euro.
Come per gli anni passati, la Lombardia è la Regione in cui si è concentrata il maggior numero di operazioni e che continua a crescere coprendo il 33% del mercato (era il 38% nel 2015). Seguono Lazio con il 17% ed Emilia Romagna con il 5% del totale delle operazioni realizzate in Italia. Quanto ai singoli settori, Informatica e tlc monopolizzano l’interesse degli investitori in venture capital per il 37%.