Si terrà il prossimo giovedì 21 settembre
a Milano, all’Hotel Four Seasons,
il Caffé Speciale di BeBeez
“Come sta andando davvero
l’economia reale?
L’analisi dei bilanci di medie imprese, pmi, aziende emittenti di minibond
e startup innovative”
Il caffé prevede una sessione di benvenuto e networking dalle 8,30 alle 9,00 e una sessione di approfondimento dalle 9,00 alle 10,00.
Gli intervenuti potranno scoprire i risultati della ricerca condotta da Leanus per BeBeez sui migliori potenziali target per investitori di private equity, venture capital e private debt, con accesso alla ricerca completa e quindi ai nomi delle singole aziende target selezionate.
L’economia reale si muove ancora molto a macchia di leopardo, anche se i dati aggregati sono incoraggianti. L’analisi dei dati aziendali disponibili, quindi, va molto affinata per evitare di cadere in equivoci, quando ci cerca il giusto target nel quale investire.
Leanus ha condotto per BeBeez un’analisi sulle imprese italiane non finanziarie con ricavi compresi tra 15 e 500 milioni di euro, che hanno già reso disponibile il bilancio 2016 in formato ordinario e il risultato aggregato è che questi primi 8.806 bilanci mostrano un’economia reale che cresce a ritmi ben più sostenuti rispetto ad altri comparti del sistema.
In particolare, la crescita in termini di ricavi ha superato il 4%, il prodotto interno lordo creato da queste aziende è passato dal 6,7 al 7,1% e il numero di dipendenti è cresciuto del 5,6%. In realtà, però, i numeri più belli sono stati fatti dalle imprese più grandi incluse nel campione, cioé quelle con ricavi tra i 50 e i 500 milioni di euro e l’analisi di dettaglio delle singole imprese e il breakdown delle singole voci mostra l’enorme variabilità dei profili aziendali inclusi nei vari gruppi. La crescita dell’ebitda rispetto al 2015, per esempio, che in media è stata del 6,65%, registra valori che vanno da -80% a +80% con una maggiore concentrazione delle imprese tra i valori -25%, +25%.
Il campione quindi include imprese che farebbero gola ai principali investitori in equity o in debito, ma al contempo include, purtroppo, anche imprese che richiedono una profonda ristrutturazione
L’eterogeneità delle imprese del campione (nonostante i positivi valori medi che emergono a livello aggregato) conferma ancora una volta che la capacità di elaborare target sia una competenza strategica distintiva e non una mera attività di data selection su archivi precostituiti.
Nel corso della mattinata verrà spiegato come applicando all’intero campione ulteriori criteri di selezione si potranno distinguere dei sottoinsiemi di imprese i cui profili si accostano maggiormente ai potenziali target per i diversi operatori, quelli di private equity, di private debt, gli esperti di ristrutturazione e così via.
All’interno di tali sottogruppi l’analista esperto sarà così in grado di estrarre le imprese in linea con le proprie strategie commerciali unendo altre informazioni, ricerche, criteri di segmentazione.