Asta per Akzo Nobel. Ci sarebbero evidenze sulla base delle quali un gruppo di società di private equity si sta preparando a battersi per acquisire il produttore di vernici olandese Akzo Nobel per un importo massimo di 10 miliardi di euro. Advent e Bain Capital si sono uniti per un’offerta, così come Apollo e Lanxess, mentre anche Carlyle e Hal Investments sperano di presentare offerte prima della scadenza di metà marzo, secondo il FT. Si veda Altassets. L’operazione sarà una delle più grandi effettuate in Europa quest’anno e giunge in un momento in cui le società di private equity sono sottoposte a pressioni crescenti per investire gli importi record di capitale che hanno raccolto. Ogni offerente presenterà il proprio caso alla società, con Carlyle che probabilmente metterà in evidenza la sua vasta esperienza in tali transazioni, mentre Apollo cercherà di sfruttare la sua relazione con Lanxess, un produttore tedesco di sostanze chimiche speciali. Akzo Nobel è una società globale di vernici e rivestimenti e un produttore di prodotti chimici speciali. Possiede un certo numero di marchi leader, tra cui Dulux e Interpon. È stata fondata nel 1646 in Svezia da Paul Hossman e da allora è cresciuta fino a diventare un business globale. Ora opera in Europa, Stati Uniti, America Latina, Australia e Asia. Qualunque affare probabilmente vedrebbe Akzo scaricare la divisione di specialità chimiche e concentrarsi sulla sua attività principale di produzione di vernici e rivestimenti. La sua divisione chimica ha un fatturato annuo di circa € 5 miliardi e contiene quattro aziende distinte.
Lonsdale Capital Partners ha acquisito una quota di maggioranza in Simmons Bars. Simmons gestisce 12 bar in tutta Londra. Si rivolge al mercato dai 18 ai 27 anni ed è noto per la sua offerta di happy hour. La compagnia genera un fatturato di circa 10 milioni di sterline (11,3 milioni di euro) ed è guidata da Nick Campbell, che è stato introdotto nel business dopo essersi trasferito in un appartamento sopra il sito originale di Simmons a King’s Cross. Lonsdale intende supportare il roll-out di Simmons, aprendo trenta nuove location nel breve-medio termine. David Gasparro e James Knott di Lonsdale entreranno a far parte del consiglio di amministrazione di Simmons. Roy Ellis, fondatore della catena bar Revolution, fungerà da presidente. Questo è il quinto deal per Lonsdale, che aveva raccolto 110 milioni di sterline nell’aprile 2016. OakNorth ha fornito il finanziamento del debito per l’accordo. RSM Tenon, Pragma Consulting, CMS Cameron McKenna, JLT e Clearwater International sono stati advisor dell’operazione. Si veda realdeals.