“In molti settori legati all’healthcare si lavora come 150
anni fa, con microscopi, vetrini e archivi fisici”. Va dritto al sodo Massimo
Cella, amministratore delegato di Cloud Pathology Group (CPG), società nata a
Milano nel 2012 che punta a ottimizzare la diagnostica attraverso le
innovazioni digitali e la condivisione dei dati.
“L’intuizione nasce da Giampiero Duglio – racconta Cella – È
un manager di alto livello che da anni lavora in ambito sanitario. Per esempio
ha avuto un’esperienza importante ai vertici della Nerviano Medical Sciences
Srl. Conosce molto bene questo mercato e ha individuato delle carenze
nell’utilizzo delle nuove tecnologie. La nostra mission è digitalizzare,
rendere disponibili tutti i dati in cloud in maniera semplice, per mettere a
fattor comune le competenze. È così possibile migliorare la qualità delle
diagnosi e delle cure. E si ottimizzano anche i costi”.
In pratica bastano un’utenza e una password per accedere a
un database potenzialmente senza limiti. E Cloud Pathology permette di
confrontarsi da un capo all’altro del mondo per valutare i casi clinici simili:
“Un medico italiano può consultare un collega in Svezia, piuttosto che in Usa o
nel Regno Unito”, racconta l’amministratore delegato. “Mettiamo a disposizione
un bagaglio di conoscenze enorme. Gli ospedali condividono una grande quantità
di know how che, presi singolarmente, sarebbe impossibile avere. Pensiamo a una
struttura di provincia: avrebbe accesso anche alle informazioni delle realtà
specialistiche, sia pubbliche che private”.
La società, per svilupparsi ulteriormente, sta per lanciare
una campagna di equity crowdfunding sul portale BacktoWork24. Le priorità saranno
lo sviluppo commerciale: la tecnologia di Cloud Pathology è infatti pienamente operativa
e certificata, la sfida adesso è di farla conoscere al mercato. “Un’altra parte
dei fondi sarà utilizzata per investire sul potenziamento della nostra suite
CPG – precisa l’amministratore delegato – Perché come ogni soluzione può
evolversi: ora puntiamo all’integrazione con altri software. Ed è il momento
adatto. Secondo diversi studi, infatti, questo mercato sarà caratterizzato da
un tasso di sviluppo medio del 13% nei prossimi 5 anni. Il trend di Cloud
Pathology può anche essere superiore grazie a un’azione mirata sugli ospedali”.
Questa strategia passerà anche attraverso la figura di
Arrigo Capitanio, patologo italiano con esperienza internazionale, che è
medical advisor della società. La proposta ai clienti è chiara: un contratto di
servizio strutturato sulle esigenze specifiche della singola struttura.
Ad oggi, l’azienda ha testato la sua soluzione con 8
ospedali italiani. E con uno di loro ha concluso un contratto biennale (Nuovo
Ospedale degli Infermi di Biella). CPG ha anche collaborazioni con l’ospedale
universitario di Linköping (Svezia), con la Fondazione Tempia di Biella e con
il CNR di Pisa per programmi innovativi su genomica e intelligenza artificiale.
euro. La società, inoltre, ha presentato il progetto “The New Pathology”
nell’ambito del Programma Horizon 2020 della Comunità Europea che ha ottenuto
il riconoscimento “Seal of Excellence”.
dell’intelligenza artificiale puntiamo a ottenere dei fondi europei o
regionali. In alternativa si possono valutare delle partnership strategiche”,
chiarisce Cella. Che poi conclude: “Abbiamo forti prospettive di crescita. Il
nostro software è centralizzato presso un unico hub a Milano: è uno dei più potenti
a livello europeo. In pratica c’è la possibilità di uno skilling infinito con
semplicità di gestione. Ogni innovazione disponibile sul mercato potrà essere
integrata e resa disponibile in cloud”.