Addis Fine Art è lieta di annunciare che Mutual Identity, la prima mostra personale di Dawit Abebe presso la galleria principale Addis Fine Art ad Addis Abeba continuerà fino al 22 dicembre 2018. Mutual Identity è un gruppo di lavoro che segue la serie X-Privacy di Dawit Abebe del 2012 in cui esamina criticamente i temi del potere e della libertà individuale e collettiva. Esperimenti di composizione e forma, esplorano l’esperienza umana collettiva. Un crescente senso di responsabilità di fronte a cambiamenti sociali e culturali, questioni di urgenza nazionale e globale e la loro implicazione sul tessuto sociale, sono esplorati in questa mostra. Collage attentamente costruiti nello stile caratteristico di Dawit, confrontano lo spettatore con domande sull’ego personale e il suo impatto sulla società. L’ego rimuove il contatto con la natura come esseri umani più divisi e isolati. I ritagli di riviste di personaggi famosi sono giustapposti l’uno contro l’altro, estrapolati dal loro solito contesto. Vladimir Putin occupa lo stesso spazio di Tony Blair, Kim Jong Un, Mulatu Teshome, Adolph Hitler, Martin Luther King Jr., un modello di moda e un solitario soldato armato. Le figure giganti sembrano rappresentare l’ego combinato di questi individui. Queste gigantesche figure maschili nude esplorano l’ego in condizioni sociali difficili. Spogliati di vestiti, conoscenza e identità, queste figure si presentano palesemente alla vista. La piccola città di collage in basso è ignara del colosso di cui sopra. A volte questa figura dominante sembra trasportare il peso del mondo come Atlante o Sisifo ea volte si rannicchia, vergogna della sua nudità, come Adamo bandito dall’Eden. Nondimeno, la mascolinità del gigante è indiscutibile. Il paesaggio urbano pieno di piccole personalità celebra la civiltà e la modernità. Il ruolo divino della videosorveglianza richiede allo spettatore di mettere in discussione gli ideali socialmente costruiti di un comportamento corretto. L’immaginario della gabbia esplora sistemi che incoraggiano lo squilibrio di potere. Questi collage chiedono quale sia il nostro contributo al mondo. Mettono in discussione l’identità nazionale di fronte ai privilegi e ai sistemi di potere globali. Stiamo ignorando ciò che ci circonda, estasiato dalla nostra stessa individualità e distratto dall’ombra personale che proiettiamo? Dawit Abebe è un’artista di Addis Abeba la cui pratica è rappresentativa delle complessità del tessuto sociale dell’Etiopia, intrecciando strati di storia con commenti riflessivi sui cambiamenti sociali e tecnologici. Nato nel 1978, si è laureato alla Scuola di Belle Arti e Design di Alle presso l’Università di Addis Abeba diplomandosi in pittura, scultura, grafica, fotografia e design industriale. Avendo fondato l’Habesha Art Sudio nel 2001 con altri quattro artisti etiopi contemporanei, continua a praticare dallo studio Habesha come artista a tempo pieno. Dawit Abebe ha partecipato a numerose mostre collettive e ha avuto numerose mostre personali in Etiopia e in altre parti del mondo tra cui Emirati, Francia, Germania, Kenya, Paesi Bassi, Sud Africa, Tanzania, Regno Unito e Stati Uniti. In Europa, è rappresentato da Kristin Hjellegjerde Gallery, a Londra. Le sue opere fanno parte delle collezioni della Barjeel Art Foundation, della Rema Hort Mann Foundation, della Saatchi Gallery, di Frank Cohen, di Carole Server e di Oliver Frankel.