Il fondo inglese infrastrutturale Basalt Infrastructure Partners ha rilevato il 30% di Caronte&Tourist, compagnia marittima leader nel cabotaggio commerciale che gestisce i traghetti che collegano lo Stretto di Messina e le isole minori (si veda qui il comunicato stampa).
Il deal è stato realizzato sia con un aumento di capitale sia con l’acquisto di una parte delle partecipazioni in mano agli armatori Franza e Matacena, a cui resterà il 35% a testa della società. Con questa operazione Caronte&Tourist punta a investire nell’acquisto di nuovo mezzi per consolidare la sua posizione.
L’apporto di Basalt servirà in particolare a sostenere il processo di managerializzazione e internazionalizzazione di Caronte &Tourist in corso già da qualche anno, ma soprattutto si rivelerà determinante ai fini dello sviluppo del piano industriale del gruppo. Il piano prevede il progressivo rinnovo della flotta in servizio sullo Stretto e la sinergia con la Regione Siciliana, Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità per il rinnovo del servizio di trasporto pubblico locale per le Isole Minori con la realizzazione di nuovo naviglio altamente specializzato, in grado di garantire collegamenti stabili anche in inverno. Il tutto con un occhio all’ecocompatibilità, già avviata con l’entrata in servizio della nave Elio.
Caronte&Tourist è nata nel 2003 dalla fusione delle società di trasporti marittimi Caronte e Tourist Ferry Boat, entrambe attive dal 1965. Caronte&Tourist copre i collegamenti da e verso la Sicilia (traghettamento veloce sullo stretto di Messina e cabotaggio sulla linea Salerno-Messina tramite Cartour srl) e con le isole minori tramite NGI, Maddalena Lines e il comparto navi della Siremar. La società gestisce con le sue 27 navi più di 5 milioni di passeggeri l’anno.
Caronte &Tourist è stata partecipata al 10% fino al luglio 2016 dal Fondo Italiano d’Investimento, oggi gestito da Neuberger Berman. Contestualmente all’uscita dal capitale da parte del Fondo Italiano, Caronte&Tourist aveva emesso un bond da 28 milioni di euro a 6 anni, che era stato interamente sottoscritto dai fondi di private debt di Muzinich e Tenax (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi la società vanta un fatturato consolidato che sfiora i 250 milioni e un ebitda di 50 milioni.
Basalt Infrastructure Partners ha un focus transatlantico sulle infrastrutture di medio mercato situate in Europa e Nord America e investe tipicamente in asset che forniscono servizi essenziali, con bassa volatilità, poco correlati ad altre asset class, con flussi di cassa sostenibili e legati all’inflazione, alti margini operativi, alte barriera all’entrata. Vanta 19 professionisti e asset in gestione per un valore superiore ai 2 miliardi di dollari. Basalt è alla sua prima operazione in Italia.