Il Gruppo WRM, che fa capo al finanziere Raffaele Mincione, ha acquisito un portafoglio di crediti deteriorati garantiti da impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 90 MWp del valore lordo di 187 milioni di euro da Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa Sanpaolo) (si veda il comunicato stampa).
Nell’operazione, che è la prima del suo genere nel mercato italiano dei crediti energy da fonte rinnovabile, il Gruppo WRM è stato assistito dagli advisor tecnici Viride e Green Utility, mentre per la parte legale dagli studi Gitti and Partners e Studio Zappalà.
Il portafoglio era stato identificato come Progetto Luce e originariamente era stato messo sul mercato con un perimetro più ampio, cioé di 250 milioni di euro. L’asta era iniziata la scorsa estate (si veda altro articolo di BeBeez) e la short list dei potenziali acquirenti era stata individuata dall’advisor Deloitte lo scorso settembre (si veda altro articolo di BeBeez) ed erano stati ammessi alla seconda fase dell’asta soltanto soggetti con esperienza nel settore, visto che via via tutti i fondi generalisti che di norma partecipano alle aste Npl si erano sfilati.
Il tipo di asset in questione, infatti, richiede delle specifiche capacità di analisi e gestione degli impianti sottostanti per essere in grado di recuperare il valore dei crediti acquisiti. Per questo in lizza, oltre a WRM, era rimasto per esempio anche Tages Capital-Credito Fondiario, mentre operatori come Fortress e Cerberus erano usciti dalla partita.
ll Gruppo WRM, controllato dalla holding di diritto lussemburghese Time and Life sa, è attivo, attraverso le sue società operative, nel private equity, activist investing, ristrutturazione aziendale, investimenti immobiliari, NPL e gestioni patrimoniali.