Una mostra singolare della fotografa ambientalista a Palazzo Larderel a Firenze
Pandini-Brun Fine, galleria internazionale specializzata in prestigiosi mobili continentali, dipinti, opere d’arte asiatiche con sedi a Milano, Firenze e Londra e Art One Planet One Future presentano una mostra unica nel suo genere, inaugurata durante Pitti Uomo l’11 giugno, aperta fino al 30 a Palazzo Larderel, un luogo magico, nel centro di Firenze, palazzo cinquecentesco considerato una vera perla, dove il contrasto con l’attualità e la tecnologia delle opere diventa una rappresentazione scenica sorprendente che, abbiamo saputo, l’artista stessa in parte cura nell’allestimento.
In una cornice di magnificenza storica, ogni stanza rappresenta uno dei soggetti trattati dall’artista ambientalista franco-americana Anne de Carbuccia, acqua, foreste, specie in via di estinzione e habitat in pericolo; mentre una stanza è dedicata all’oceano per onorare l’World Ocean Day che si tiene ogni anno a giugno. I visitatori possono vedere il vasto lavoro di Anne sul nostro pianeta blu, incluso il suo film breve One Ocean, con musiche di Ludovico Einaudi, presentato in anteprima mondiale alla 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il ricavato dell’eventuale vendita di opere è devoluto alla fondazione One Planet One Future, creando un circolo virtuoso tra arte ed economia no profit. L’obiettivo della sua fondatrice e artista ambientalista Anne de Carbuccia è attirare l’attenzione sui danni creati dall’uomo al pianeta e sulla conseguente crisi ambientale, invitando a modificare i propri comportamenti. Con una tecnica relativamente semplice, crea effetti quasi surreali, in una cornice da natura morta seicentesca con l’immancabile teschio, memento mori semper, che generano una dimensione onirica: il risultato sembra un
dipinto, talora dai contorni naïf, altre con il gusto della decorazione e dell’associazione di elementi insoliti o decontestualizzati, addirittura con effetti scenici estetizzanti o più simili a un manifesto per una campagna di sensibilizzazione. Anne de Carbuccia viaggia in tutto il mondo in alcuni dei luoghi più remoti della terra per documentare e preservare la memoria di siti, animali e culture a rischio d’estinzione. L’artista ha studiato antropologia e storia dell’arte alla Columbia University, che l’ha portata a sviluppare un interesse per l’idea dell’Antropocene in cui l’influenza umana sul pianeta è così profonda. Ha creato, come accennato, One Planet One Future per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza climatica e le minacce causate dall’uomo all’ambiente attraverso le sue installazioni chiamate Time Shrines, sperando che la sua arte possa coinvolgere sempre più generazioni di persone in tutto il mondo e promuovere stili di vita sostenibili.
Dopo il successo di Frieze London nell’autunno 2018 questa è la seconda collaborazione con la mercante d’arte Pilar Pandini.
Le immagini di Anne sono state esposte in musei ed istituti pubblici in Europa e negli StatiUniti, fra i quali il Museo d’Arte Moderna di Mosca, il Museo Oceanografico di Monaco, la Westbeth Foundation forthe Arts di New York e Castel dell’Ovo a Napoli in Italia. Le sue immagini sono anche parte di numerose collezioni private internazionali.
A cura di Giada Luni
(One Planet One Future Firenze @Brun Fine Art Gallery)