13.99 €
Autore: Andrea Batilla
Casa editrice: Edizioni Gribaudo
Anno di pubblicazione: 2020
Acquista su AmazonDescrizione prodotto
Instant Moda è una storia della moda e una guida critica senza la pretesa di un manuale, con la piacevolezza della conversazione di un profondo conoscitore del settore come professionista collaboratore di marchi importanti e formatore. Un testo che, come spiega l'autore nell'introduzione, non è dedicato solo agli addetti ai lavori, perché "di moda ci occupiamo ogni giorno, ne siamo sommersi, spesso ci affoghiamo dentro e nonostante questo è un territorio che conosciamo talmente poco da non avere armi per difenderci (...)Pensare che tutto ciò che è moda sia futile, superficiale e di passaggio è un buon modo per non occuparsi di ciò che veramente ha valore e sottostare in maniera incondizionata a logiche che qualcuno ci impone" . Un libro di storia non tradizionale con una serie di illustrazioni accattivanti tra foto di repertorio che montano un film e figurini, che può essere letto d’un fiato con la piacevolezza di una fiaba a tante voci che non sempre finisce bene. Nello stesso tempo un testo ricco di informazioni da consultare, di tanto in tanto, un punto di riferimento, scritto con un tono di grande piacevolezza narrativa, senza dimenticare il rigore dei riferimenti storici contestuali. Il testo ripercorre la storia della moda, partendo dall'epoca medievale e raggiungendo i nostri giorni, elencando i più importanti stilisti. Attento al vocabolario della moda, dotto mai accademico, sapendo che la lingua non è solo uno strumento di comunicazione ma una visione del pensiero, che troppo spesso si usa senza cognizione di causa, a partire dal “lusso” che viene dal latino luxus, eccesso ed “eleganza” sempre dal latino eligere, scegliere, proprio di chi ha consapevolezza e sa vestirsi in modo appropriato a seconda delle occasioni. Curiosa la riflessione sulle fake news della moda e sulla superficialità propria di chi guarda la moda dall’esterno come un ambito inarrivabile, da sogno che al contempo disprezza senza capire che non è che una manifestazione culturale e sociale. In tal senso illuminanti i capitoli che raccontano i significati dell’abbigliamento settecentesco, quindi la trasformazione ottocentesca, lo Stile Impero, assolutamente non da saltare. La spiegazione storica si conferma il metodo per capire il nostro presente e scoprire ad esempio perché il nero è un colore simbolo di eleganza, o quanto la spinta delle subculture abbia influenzato i tempi moderni. Interessante indubbiamente l’antologia storica degli stilisti dei quali si sa in fondo relativamente poco da Worth fino ad Armani e Gianni Versace, passando per Christian Dior, Balenciaga e Yves Saint Laurent; passando per leggendarie figure femminili come Coco Chanel, Elsa Schiapparelli, Germana Marucelli o Rosa Genoni che meritano un approfondimento a parte, soprattutto per chi oggi non ha più un marchio cadendo quindi nell’oblio. D’altronde pochi sanno che Lanvin è Jeanne Lanvin e che dietro il nome Vionnet c’è una Madeleine. Il libro racconta poi le professioni del settore, dal buyer allo stylist e le quattro grandi capitali della moda - Milano, Londra, New York e Parigi - con i loro stili unici, nonostante la globalizzazione. Curiosa la creazione del made in Italy la cui espressione ci introduce già sulla via per capirne la genesi; così come le città della moda italiana, Torino, Roma, Firenze e Milano o il ruolo che l’industria della tessitura ha avuto nel nostro paese. Il testo tiene insieme aneddoti, anche mondani e di vita intima, senza scadere nel pettegolezzo ma per evidenziare quanto spesso la vita privata abbia condizionato la vita professionale degli stilisti e riflessioni più economiche, come il ruolo fondamentale del profumo nel marketing di una casa di moda. Insomma un libro completo dalle mille sfaccettature che può rappresentare l’inizio per un approfondimento in questo settore.
a cura di Ilaria Guidantoni