Humaans, startup londinese fondata nel 2020 dall’italiano Giovanni Luperti e da Karolis Narkevicius, ha chiuso formalmente il round di seed capital da 5 milioni di dollari a cui avevano informalmente aderito gli investitori già a Natale dello scorso anno. (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha guidato il venture capital Frontline Ventures, che vanta una grande esperienza nei SaaS (Softare as a service) B2B e una profonda conoscenza del panorama delle tecnologie applicate alla gestione delle risorse umane e ai luoghi di lavoro.
All’aumento di capitale di Humaans hanno partecipato anche: l’acceleratore americano Y Combinator, Moonfire di Mattias Ljungman, Lachy Groom, l’ex ceo di Linkedin Jeff Weiner con Next Play Ventures, il direttore generale di Stripe Claire Johnson, il ceo di Figma Dylan Field, il cofondatore di Intercom Des Traynor, l’ex cto di Workday David Clarke, l’ex general partner di Benchmark (ora Adobe) Scott Belsky, il coo di Notion Akshay Kothari, il cofondatore di Qubit Emre Baran, il ceo di Evervault Shane Curren, Gerardo Di Giacomo, ingegnere della sicurezza in Stripe.
“Abbiamo avviato Humaans nell’aprile del 2020 reinvestendo il capitale dalle precedenti imprese che abbiamo co-fondato”, ha dichiarato il ceo Luperti in un’intervista a Techcrunch. Humaans trasforma processi complessi come l’assunzione e il congedo dei dipendenti e la gestione dei compensi in semplici flussi di lavoro, integrandosi con altre soluzioni come Gsuite, Slack, Docusign e Greenhouse. Proponendosi come un hub centrale per l’on-boarding e la gestione dei dipendenti, Humaans si integra con altri SaaS esistenti utilizzati attraverso lo “stack HR”. E Luperti ha aggiunto: “Le aziende sono frustrate da procedure di amministrazione del personale scarsamente integrate, che rendono i processi lenti e allo stesso tempo li espongono a rischi di conformità. Questo è il motivo per cui l’adozione di soluzioni puntuali sta aumentando drasticamente. Le aziende stanno adottando ciò che è meglio in base alle loro esigenze e allo stadio di crescita per affrontare le loro necessità in termini di personale”.
Oggi Humaans è presente in 54 Paesi a livello globale, tra cui Stati Uniti, Corea, Cina, Giappone, Regno Unito, Germania, Danimarca, Portogallo, Canada, Brasile. I proventi del round appena incassato saranno impiegati per accelerare lo sviluppo della piattaforma di onboarding e gestione dei dipendenti.