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11.4 €
Autore: Roberto Castello, Andrea Cosentino
Casa editrice: Altreconomia
Anno di pubblicazione: 2021
Acquista su AmazonDescrizione prodotto
Trattato di economia è l’incontro fra due artisti di generazione e percorso artistico diversi, Castello e Cosentino, che hanno voluto realizzare una pièce sull’economia che intende «liberare l’umanità dalla schiavitù del bisogno», scrivono gli autori-interpreti. Tra giochi linguistici e coreografici, e una cifra stilistica definita futurista, Trattato di economia fa riflettere e divertire.
E’ una riflessione sul denaro come misura del valore di ogni cosa e sull'economia governata dai like. Un fortunato spettacolo teatrale diventa un libro - profondo e a tratti esilarante - sulla dimensione economica dell'esistenza.
Il “trattato” - disponibile in libreria, nelle botteghe del commercio equo e solidale oltre che sul sito di Altraeconomia - è completato dagli autorevoli interventi di Sergio Beraldo, professore di economia politica all’Università Federico II di Napoli, che indaga il rapporto tra persone e mercato e dalle brillanti “recensioni” del critico di teatro e saggista Attilio Scarpellini e l’analisi del giornalista e critico di teatro Andrea Porcheddu, che affrontano il tema della cultura al tempo dei social e della pandemia.
Il denaro è oggi la misura di ogni valore? Carta d’identità e carta di credito sono diventate una cosa sola? Il testo è un'opera che mette impietosamente in evidenza il dominio dell’economia e delle sue leggi sulla vita di tutti noi. Tratto dall’esilarante pièce teatrale di Roberto Castello e Andrea Cosentino, si può vedere un estratto video dallo spettacolo, a questo link https://vimeo.com/167543744
Roberto Castello e Andrea Cosentino si ritrovano a una semplice scrivania e confrontano la “storia” di una paperella e di un fallo di gomma, identici per peso, materiale, produzione made in China ma con prezzi completamente diversi. Questo “mistero dell'economia” viene indagato, sul palco e nelle pagine, con puntiglio e buon senso, e un'ironia sferzante che colpisce non solo i meccanismi dell'economia ma noi stessi, che ne siamo condizionati nella vita di tutti i giorni.
La riflessione si snoda tra teatro civile, danza, monologhi e citazioni di generi differenti, per poi colpire nel segno: “... trova il modo giusto per dire che chi muore di fame non muore perché non c’è cibo, ma perché non ha denaro per pagarlo. E che questo non è colpa di una sorteria o di qualche demone spietato, ma è colpa mia, è colpa vostra, è colpa nostra: dell’assoluta stupidità dei miei e dei vostri desideri, del nostro occupare tutto il nostro tempo a produrre cose che ci consentano di comprarne delle altre senza chiederci se quello che desideriamo ha veramente senso”.
Altreconomia muta - per l'occasione - il proprio stile di raccontare i fenomeni economici e finanziari, aprendo il sipario a parole diverse e a linguaggi forse meno ortodossi ma altrettanto efficaci. Oltre a mettere in scena in modo efficace l'economia attuale - come dimostrato da Lehman Trilogy - questa contaminazione fa riflettere sul rapporto tra cultura ed economia e ricorda che con la cultura si può mangiare, ma soprattutto capire che cosa si sta mangiando.
Roberto Castello è danzatore, coreografo e insegnante, tra i fondatori della danza contemporanea in Italia. Premio UBU 1985, 2003 e 2018. Ha collaborato, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Rai3, Studio Azzurro ed è fondatore di ALDES.
Andrea Cosentino è attore, autore, comico e studioso di teatro. Premio speciale Ubu 2018. È deus ex machina di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta, autore di numerosi spettacoli e protagonista di trasmissioni televisive.