La medtech italiana GreenBone ha chiuso un round da 10 milioni di euro. Lo hanno sottoscritto: Innogest, 3B Future Health Fund, Meta Group, Cdp Venture Capital sgr (attraverso il fondo Italia Venture I), i business angel di IAG (Italian Angels for Growth) e altri investitori privati (si veda qui il comunicato stampa).
Questa operazione ha portato il totale delle risorse finanziarie raccolte a oggi dalla società a 22 milioni di euro. Ricordiamo che nel settembre 2015 la startup aveva incassato un primo round da 3 milioni di euro da ZernikeMeta Ventures (tramite il fondo Ingenium Emilia-Romagna), da alcuni business angel del network di Italian Angels for Growth e da alcuni investitori privati italiani ed esteri (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2017 aveva chiuso un secondo round da 8,4 milioni, sottoscritto da Helsinn Investment Fund sa (fondo corporate venture capital dell’omonimo gruppo farmaceutico svizzero), Invitalia Ventures sgr, Innogest sgr, un gruppo di business angel del network Italian Angels for Growth e altri investitori privati (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2014 a Faenza, GreenBone è una startup innovativa guidata dal cofondatore Lorenzo Pradella. La startup offre una risposta concreta alle necessità mediche insoddisfatte della chirurgia ortopedica e traumatologica. Gli innesti ossei (scaffold) oggi a disposizione dei medici possono essere autologhi (osso prelevato dal corpo del paziente, spesso dalla cresta iliaca), allotrapianto (osso cadaverico solitamente ottenuto da una banca ossea) o sintetico (di natura chimica o metallica): tutte queste tecniche attuali presentano notevoli limitazioni che lo scaffold di Greenbone tende a eliminare.
Lo scaffold di GreenBone è costituito da un materiale biomimetico ispirato dalla natura, che imita la composizione chimica della matrice ossea e l’architettura porosa 3D dell’osso naturale. Grazie ad una tecnologia innovativa brevettata, il dispositivo medico GreenBone è ottenuto dalla trasformazione del legno di rattan, ed è dotato delle proprietà di osteointegrazione, osteoconduzione e osteoinduzione necessarie per un’efficace e fisiologica guarigione di danni ossei anche di grandi dimensioni. Tali caratteristiche rendono lo scaffold 3D GreenBone biomimetico, riassorbibile e rigenerativo. Il prodotto prevede di offrire a medici e pazienti una nuova soluzione per evitare complicazioni chirurgiche e postoperatorie tipiche della chirurgia ortopedica ricostruttiva, offrendo ai pazienti l’opportunità di riavere un nuovo osso funzionale. La società sta conducendo due studi clinici internazionali relativi alla ricostruzione di danni ossei anche di dimensioni significative. GreenBone ha ottenuto la marcatura CE del dispositivo medico in varie forme e dimensioni, con indicazione d’uso nella chirurgia ortopedica di pazienti con danno ossei causati da trauma o indotti chirurgicamente nelle estremità (braccia e gambe) e nel bacino.
Contestualmente al round, si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, composto dall’amministratore delegato Lorenzo Pradella (con un passato in Zambon spa, Cardinal Health Ltd e Zcube srl), dal presidente Claudio Giuliano (partner di Innogest, con un passato in Carlyle Group, Bain&Co), da Roberto De Ponti (partner di 3B Future Health Fund), da Francesco Granata (partner di 3B Future Health Fund, con oltre 35 anni di esperienza in biopharmaceuticals, private equity, venture capital and board management), da Francesca Natali (fund managing director Meta Group e componente del consiglio di amministrazione di varie società).
“Grazie a questo ulteriore finanziamento e al prezioso supporto dei nostri investitori abbiamo ora l’opportunità di completare lo sviluppo del nostro prodotto anche verso ulteriori indicazioni d’uso. Questo ci consentirà di accelerare lo sviluppo produttivo e l’ingresso nel mercato del nostro innovativo scaffold 3D rigenerativo che auspichiamo porti un significativo miglioramento della qualità di vita ai pazienti affetti da gravi danni dell’apparato scheletrico”, ha dichiarato Lorenzo Pradella, ceo di GreenBone.
Riccardo Braglia, presidente di 3B FUTURE Health Fund SA, sicar, ha spiegato: “Dopo il primo investimento nel 2017, 3B Future Health Fund rinnova il suo impegno in questa soluzione bio-ispirata innovativa e facile da usare progettata per aiutare a riparare gravi malattie ossee. Questo è uno di una serie di investimenti nella fase iniziale effettuati da 3B Future Health Fund, che è costituita in Lussemburgo ed è interamente di proprietà del gruppo Helsinn”.
Michele Marzola, membro di Italian Angels for Growth e champion di questo investimento, ha aggiunto: “Siamo felici di continuare a supportare Greenbone dopo aver guidato i round seed e di serie A insieme a Meta Ventures e altri importanti investitori privati. Siamo completamente dediti al successo clinico ed economico di questa impresa”.