Allelica, una startup che sta costruendo le basi della medicina preventiva incorporando la genetica nelle valutazioni del rischio di malattia, ha annunciato la chiusura di un nuovo round di investimento da 1,75 milioni di dollari da guidato da Valor Ventures (attraverso Valor Ventures Fund 2) e Sternberg Health e al quale ha partecipato anche l’italiano PiCampus, già investitore della startup in un precedente round seed nel 2018, e alcuni business angel strategici (si veda qui il comunicato stampa).
Allelica, che ha sede a New York e uffici a Roma e Londra, è stata fondata nel gennaio 2018 da George Busby, Giordano Bottà e Paolo Di Domenico, tre ricercatori delle università La Sapienza di Oxford e Roma. Le nuove tecniche sviluppate dalla startup consentono la traduzione dei dati genomici in strumenti pratici per identificare individui con elevata suscettibilità genetica a malattie potenzialmente letali, come infarto, cancro al seno e cancro alla prostata.
Il software di Allelica si basa sul Polygenic Risk Score (PRS), tecnologia all’avanguardia nel campo della genetica non ancora insegnata nelle università e quindi non utilizzata di routine nelle pratiche cliniche. Una conferma dell’eccellenza della ricerca svolta da Allelica arriva dalla recente pubblicazione del suo paper sulle implicazioni genetiche nella prevenzione dell’infarto all’interno del numero di marzo 2021 di Circulation, la rivista scientifica leader mondiale sulla ricerca cardiovascolare (si veda qui il comunicato stampa sullo studio).
I ricercatori di Allelica hanno dimostrato che il rischio di infarto conferito dal colesterolo nel sangue dipende dai nostri geni, quindi un test genetico dovrebbe essere integrato nella valutazione del rischio. Se la nostra genetica non viene considerata come parte dell’analisi del colesterolo nel sangue, circa il 20% della popolazione riceverà un trattamento sbagliato e potenzialmente dannoso.
“C’è ancora un’incredibile quantità di valore da estrarre dal DNA e Allelica sta creando le tecnologie per farlo”, ha commentato Marco Trombetti, ceo di Pi Campus, che ha aggiunto: “Allelica utilizzerà l’investimento per garantire l’implementazione del PRS da parte dei principali fornitori di servizi sanitari negli Stati Uniti e commercializzerà in Italia una suite di strumenti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari sviluppati in collaborazione con l’affiliata italiana di Merck, con sede a Darmstadt in Germania, una delle principali società scientifiche e tecnologiche con una presenza globale, attiva in ambito sanitario, scienze della vita ed elettronica”.
Giordano Bottà, ceo di Allelica, ha spiegato: “Se guardiamo al numero di articoli pubblicati in campo genomico, la crescita esponenziale dell’interesse per il Polygenic Risk Score è evidente. Penso che possiamo confrontare l’imminente rivoluzione del PRS per la prevenzione dell’attacco cardiaco con quella del colesterolo nel sangue, ma il PRS può fornire valore per più di una malattia”.