Ferrero, terzo player mondiale del cioccolato confezionato e secondo nei biscotti dolci, ha rilevato il produttore inglese di biscotti Burton tramite la holding belga affiliata CTH. A vendere la società britannica è stato il fondo pensione canadese Ontario Teachers’s Pension Plan Board (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’ambito dell’operazione, la società affiliata a Ferrero rileverà sei stabilimenti di produzione nel Regno Unito, con sedi a Blackpool, Dorset, Edimburgo, Livingston, Llantarnam e sull’Isola di Arran. Il completamento della transazione è previsto per i prossimi mesi.
Davis Polk & Wardwell, LSM legal LLP (consulenti in materia di diritto della concorrenza) e Houlihan Lokey, hanno seguito la consulenza legale e finanziaria della società affiliata a Ferrero. Kirkland & Ellis e Stamford Partners hanno affiancato Ontario Teachers con la loro consulenza legale e finanziaria.
Burton’s impiega circa 2.000 persone nei sei stabilimenti del Regno Unito e ha fatturato oltre 275 milioni di sterline nel 2020. L’azienda, con sede a St. Albans, produce alcuni tra i marchi più amati del mercato britannico, tra cui Maryland Cookies, Jammie Dodgers, Wagon Wheels, Paterson’s e Thomas Fudge’s. L’azienda ha una lunga tradizione nel mercato dei biscotti in Gran Bretagna, che risale al 1935, con marchi molto conosciuti tra i consumatori.
Ontario Teachers’ aveva investito in Burton’s nel 2013 e ha contribuito a far crescere l’azienda attraverso investimenti continui nel portafoglio prodotti, nei marchi dei distributori e nei marchi globali di terze parti, oltre ainvestimenti per crescita organica e acquisizioni (si veda qui il comunicato stampa di allora). Ontario Teachers’ aveva a sua volta acquisito la società Canadian Imperial Bank of Commerce e da Apollo Global Management.
Con questa operazione, acquisizione, il gruppo Ferrero prevede di aumentare l’offerta di prodotti nel mercato dei biscotti, a seguito anche delle precedenti acquisizioni dei produttori di biscotti belga Delacre, danese Kelsen Group e britannico Fox’s. Ferrero ha chiuso il bilancio al 31 agosto 2020 con un fatturato consolidato di 12,3 miliardi di euro, con un incremento del + 7,8% rispetto all’anno precedente, quando aveva fatturato 11,4 miliardi (si veda qui il comunicato stampa). La società è costituita da 105 società consolidate a livello mondiale e 31 stabilimenti produttivi (dato a fine agosto 2020). I prodotti del Gruppo Ferrero sono presenti direttamente, o tramite distributori autorizzati, in oltre 170 paesi. L’organico puntuale al 31 agosto 2020 ammontava a 37.122 dipendenti, in aumento rispetto ai 36.372 al 31 agosto 2019. Il gruppo ha sostenuto la propria strategia di sviluppo tecnologico attraverso l’espansione della propria capacità produttiva, con investimenti totali di 619 milioni di euro. Sull’ammontare totale degli investimenti, la parte più significativa è stata focalizzata su immobili, impianti e macchinari (534 milioni di euro) principalmente in Italia, Germania, Stati Uniti e Polonia. Ferrero è guidata dal presidente esecutivo Giovanni Ferrero e dal ceo Lapo Civiletti.
Ferrero non è nuova agli acquisti da fondi di private equity. Per esempio, nel maggio 2019 aveva comprato da Portobello Capital il controllo della spagnola Ice Cream Factory Comaker (Icfc), il maggiore produttore di gelati in Spagna per volumi (si veda altro articolo di BeBeez).