La pasta Divella sta pensando di aprire il capitale a un investitore strategico per finanziare la sua espansione internazionale. Lo ha detto nei giorni scorsi a Mergermarket il ceo Vincenzo Divella, precisando che sarebbe più interessato a un investitore statunitense, piuttosto che a uno europeo.
Divella ha completato il programma Elite di Borsa Italia, ma al momento l’ipotesi ipo è prematura, ha detto ancora Vincenzo Divella, dato che la società non ha bisogno di capitali, ma piuttosto di partnership strategiche per crescere internazionalmente.
Divella pensa a gruppi multinazionali attivi nel settore food, con un particolare interesse al settore della pasta e delle conserve e con una rete di distribuzione ben strutturata in Nord America. Questo aiuterebbe infatti la società italiana a penetrare il mercato Usa e a costruire sinergie. Al momento non è ancora stato dato mandato ad alcun advisor, ma si parla di Rothschild come favorito.
Il fatto che Divella dichiari l’interesse per un investitore strategico non precluderà certo ai fondi di private equity di fare offerte, anche perché in passato, nel 2019, la stessa Divella aveva in qualche modo sondato il mercato del private per una possibile apertura del capitale, ma poi la pandemia aveva bloccato tutto. SI dice che Divella possa valere tra le 12 e le 14 volte l’ebitda 2020, che era stato di circa 30 milioni di euro, a fronte di ricavi per 300 milioni.