Agrostar, società di progettazione e direzione lavori per l’agricoltura e la sistemazione agraria, ha ottenuto un prestito in direct lending da 2 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il finanziamento, a tasso fisso e di tipo senior unsecured, ha una durata di 5 anni con scadenza 30 settembre 2026 e un piano di rimborso su base trimestrale, dopo un periodo di preammortamento di 12 mesi. Lo ha sottoscritto Hedge Invest sgr spa, attraverso il veicolo di private debt HI CrescItalia Pmi Fund. C&G Capital ha agito in qualità di financial advisor e arranger dell’operazione.
Agrostar, con sede a Bibbiano (Reggio Emilia), fornisce soluzioni complete, dalla progettazione alla fase di cantiere fino alla fornitura e gestione di sistemi di irrigazione ad alta tecnologia. L’esperienza maturata in più di 40 anni di attività ha spinto Agrostar sempre più verso una progettazione sostenibile sul piano ambientale, in particolare per quanto riguarda la gestione e il risparmio di acqua e il sempre minore utilizzo di prodotti chimici.
La società è controllata dalla famiglia Burani, a suo tempo fondatrice dell’omonima griffe Mariella Burani, poi finita in crack. Il 54% di Agrostar nel 2004 era stato ceduto dai Burani a Greenvision Ambiente, ma poi in concomitanza dell’opa lanciata da Ladurner su Greenvision Ambiente nel 2012, la quota di Agrostar era stata ceduta ad Andrea Davoli e Leonardo Gatti, già dipendenti e agenti di Agrostar, per poi venire successivamente resitribuita tra vari membri della famiglia Burani, ivi compresa la stessa stilista Mariella Arduini in Burani.
Agrostar ha chiuso il 2020 con 7,8 milioni di euro, un ebitda di 292 mila euro e una liquidità netta di 504 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus). I proventi del finanziamento sono destinati a finanziare una serie aìdi acquisizioni nell’ambito della filiera agricola e del settore alimentare.
Paolo Bellardi, amministratore delegato di Agrostar, ha commentato: “I proventi raccolti ci consentiranno di finanziare un sostanzioso processo di crescita mediante acquisizioni che ci permetteranno di realizzare sinergie e opportunità strategiche. Oltre a ciò, Agrostar intende anche sviluppare il proprio business investendo in soluzioni sempre più innovative e digitali a sostegno della sua crescita, anche a livello internazionale”.
Paolo Massi, gestore di HI CrescItalia Pmi Fund, ha aggiunto: “Il management sostenibile dell’acqua è di grande attualità ed è al centro di programmi e incentivi a livello nazionale e internazionale. Nel recovery plan sono stanziate ingenti risorse per la riduzione dei consumi idrici in agricoltura e pertanto tutte le aziende attive nell’irrigazione di precisione avranno un mercato potenziale in grande crescita. Agrostar ci consente di investire nel settore agricolo e ambientale, mercato dalle prospettive interessanti, non particolarmente sensibile a periodi di crisi e poco presidiato dal fondo HI CrescItalia Pmi Fund”.
HI CrescItalia Pmi Fund, fondo riservato di tipo chiuso, gestito da Hedge Invest con la consulenza di CrescItalia Holding, dal 2015 investe in obbligazioni e prestiti diretti a piccole e medie imprese italiane dalle forti capacità gestionali e attivismo imprenditoriale. Per il fondo si tratta del secondo direct lending in meno di un mese. A fine luglio infatti ne aveva erogato uno da 3 milioni di euro al facility manager FSI (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, a febbraio, ne aveva erogato uno sempre da 3 milioni al fornitore di impianti per la sicurezza negli aeromobili Aero Sekur (si veda altro articolo di BeBeez).
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