Fino al 17 ottobre 2021 alla Casa Museo Boschi Di Stefano a Milano è di scena il duo artistico Premiata Ditta – Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà – che presenta un lavoro di ascolto urbano: sedici opere inedite frutto di un lavoro svolto da aprile a giugno 2021 in cui gli artisti hanno coinvolto gli abitanti dei quartieri della Zona 3 di Milano, un’opera partecipativa dei luoghi, dove il portone è il simbolo di accesso a un microcosmo. Avviando un dialogo con le persone, cercando la loro complicità e seguendo i loro consigli, il duo artistico si è fatto guidare nella scelta di diversi portoni ai quali appoggiare grandi fogli di carta per trasferire le tracce di legni, serrature o ferri battuti con delle grosse matite scure. Il risultato di queste azioni sono dei frottage: disegni/impronte che ci fanno percepire anche la tridimensionalità dei portoni.
Premiata Ditta ha ideato “Un dispositivo socievole” come un processo aperto e imprevedibile che ha coinvolto le persone più diverse intrecciando i luoghi e le storie. I portoni dei quartieri di Zona 3 di Milano sono raccontati dal tratto sulla carta, una carta speciale di grande resistenza che consente un effetto tridimensionale decisamente suggestivo – ma anche dalle testimonianze, le suggestioni e gli aneddoti che sono emersi durante il processo di creazione. Così si sono mescolate storie famose, ufficiali e storie comuni. E’ il caso di Viale Tunisia 29 – ogni opera riporta l’indirizzo del portone – che era la sede della rivista Politecnico di Elio Vittorini, vicino alla più antica farmacia di Milano perché lì c’era il Lazzaretto.
L’esposizione è accompagnata da un libro, disponibile in mostra, in cui sono pubblicate le riproduzioni di sedici disegni e altrettanti racconti. Il libro, edito da La centrale edizioni, contiene testi introduttivi di Maria Fratelli, Caterina Antola, Luca Costamagna, Alexa Avitabile Leva, Roberto Dulio e Gabi Scardi.
a cura di Ilaria Guidantoni