12 €
Autore: Sebastiano Martini
Casa editrice: Ensemble
Anno di pubblicazione: 2021
Acquista su AmazonDescrizione prodotto
Non il solito noir, non ne ha la struttura e nemmeno l'interesse di cercare un colpevole, ma di affrontare intrecci e ricerche. La storia è stata quella di un'amicizia, di insolita, di perfino in conflitto di interessi ma assolutamente lecita; anzi una soluzione catartica. Il focus è stato tutto sui due personaggi centrali: la vittima colpevole e il curatore fallimentare, che debolezza e solitudine che si incontrano, fallimento e successo in una Firenze tridimensionale che per chi ci abita si ritrova nella quotidianità attuale. Descritta nei dettagli con particolari che attingono all'attualità di è alla cronaca come una mostra a Palazzo Strozzi senza forzature. Ben scritto il testo si legge d'un fiato, scritto in modo fluido ma in bello stile e con un epilogo decisamente originale senza aver bisogno di colpi di scena. Da leggere.
Jacopo Nuti è un fallito. Non sa proprio dove trovarli i 50mila euro che gli servono per pagare i debiti e riaprire il ristorante. Il fallimento della sua attività gli appare come l'inevitabile epilogo di una serie di errori personali e professionali, dai quali non riesce a districarsi. Il freddo curatore fallimentare che segue la pratica di fallimento è Folco Cerri, un avvocato di successo, 64 anni e un matrimonio finito alle spalle. Le vicende dei due si intrecciano e si confondono in una Firenze indifferente allo stato passivo in cui li ha messi la vita.
Sebastiano Martini racconta una storia avvincente di sogni infranti e inaspettate riscosse. Lo stato passivo che dà il titolo al romanzo non è solo lo stato di insolvenza di un imprenditore, ma diventa il bilancio consuntivo di due esistenze, quella di Jacopo e quella del misterioso curatore fallimentare. Due estranei, così diversi eppure così simili, coinvolti nello stesso tracollo finanziario, a cui la vita ha deciso di concedere una seconda chance.
Sebastiano Martini (1978) è nato a Parma dove vive e lavora come avvocato civilista. Ha pubblicato i romanzi Covadonga (2019) e, con Ensemble, La notte dell’acqua alta (2020). Col suo precedente romanzo ci aveva portato tra le calli deserte di una Venezia sommersa, a passeggiare inquieti con ventimila euro in tasca da scommettere alla roulette. Con la medesima competenza topografica del romanzo precedente, Martini ci accompagna adesso, abile Cicerone, a Firenze, tra le vite di uomini ancora una volta in preda ai debiti, ma con una voglia matta di ottenere un nuovo credito dalla vita.
a cura di Ilaria Guidantoni