Il Vaticano è nelle fasi finali della vendita dell’edificio situato a Londra a 60 Sloane Avenue, ex sede dei grandi magazzini Harrod’s, nel quartiere di Knightsbridge per circa 200 milioni di sterline. A comprare sarebbe Bain Capital, mentre l’intermediario sarebbe Savills Lo ha scritto ieri il Financial Times, precisando che la Santa Sede perderebbe così ben 100 milioni di sterline sul deal.
Il Vaticano avrebbe infatti investito ben 350 milioni di euro nell’immobile tra il 2014 e il 2018, in quella che era stata un’operazione al centro dell’inchiesta del Vaticano per il quale è in corso il processo aperto a carico del cardinale Angelo Giovanni Becciu e dei monsignori e funzionari della Segreteria di Stato, oltre che dei finanzieri esterni al Vaticano tr ai quali Gianluigi Torzi, Enrico Crasso e Raffaele Mincione (si veda qui l’inchiesta del Corriere della Sera). Era stato lo stesso Papa Francesco a ordinare la vendita del palazzo, mesi fa, dopo aver privato il potente ufficio dell’amministrazione centrale del Vaticano di un portafoglio di investimenti del valore di centinaia di milioni di euro costituito da donazioni dei cattolici.
A vendere l’immobile al Vaticano era stato Mincione, che nel 2013 con il fondo Athena era diventato il gestore di 200 milioni di dollari di fondi riservati della Segreteria di Stato derivanti dall’Obolo di San Pietro (alimentato dalle offerte dei fedeli al Papa). La vendita del palazzo, secondo gli inquirenti vaticani, sarebbe stata effettuata a una valutazione gonfiata dell’immobile. Ma nel giugno 2020 è emerso che da un lato WRM Capinvest ha avviato davanti alla High Court of England and Wales di Londra una causa contro la 60 SA ltd, la società che ora è titolare del 100% del palazzo a sua volta direttamente controllata dalla Segreteria di Stato, e che dall’altro il fondo Athena Capital Fund, WRM Asset management sarl e personalmente Raffaele Mincione hanno avviato una causa sempre davanti alla HIgh Court contro la Segreteria di Stato, guidata dal cardinale Pietro Parolin (si veda qui Catholic News Agency e Il Corriere della Sera). Obiettivo è ottenere un giudizio di accertamento sulla regolarità e correttezza di tutte le operazioni effettuate nella gestione dei capitali della Segreteria di Stato: dall’acquisto del palazzo, agli altri investimenti mobiliari, allo scioglimento dei rapporti con la Segreteria nel novembre 2018, quando il Vaticano uscì dal fondo Athena, acquisendo il 100% del palazzo e versando in conguaglio a Mincione 40 milioni di sterline.