Il private equity Mandarin Capital Partners (MCP) ha rilevato tre aziende produttrici di macchinari per panifici, pasticcerie e pizzerie. Si tratta di Vitella, Starmix ed Effedue (si veda qui il comunicato stampa). I venditori sono stati i rispettivi titolari delle società in questione, cioè Alberto Vitella, Michele Stella e Luca Fabris.
Le aziende appena cedute saranno fuse nella nuova holding Fomab nei prossimi mesi, e gli ex titolari, oltre a investire in Fomab, andranno a rivestire ruoli manageriali all’interno del nascente gruppo. Come amministratore delegato sarà nominato Paolo Zunino, manager con esperienza pluriennale nel settore del food machinery, tra cui quella alla guida di Esmach, società del gruppo Ali, mentre alla presidenza di Fomab MCP ha chiamato Gianluca Boni, manager che in passato ha gestito diversi progetti di aggregazione anche per conto di fondi di private equity.
Un ruolo chiave nell’elaborare il progetto è stato giocato da Eos & Partners, boutique di global advisory, che ha assistito i venditori. MCP è stata assistita da KPMG come buy side advisor e per le due diligence finanziaria e fiscale, mentre quella commerciale è stata affidata a GEA. Per gli aspetti legali, MCP è stata seguita dallo studio Pavia e Ansaldo, mentre i venditori si sono affidati agli studi SAT, Casa & Associati e Franco & Associati. Zunino si è avvalso dell’assistenza dello studio Andersen. Electa Italia ha assistito MCP nella strutturazione. L’operazione è stata finanziata da BPER, che è stata assistita da Simmons&Simmons. Advisor del debito di MCP è stata PwC.
Vitella, Starmix ed Effedue producono spezzatrici, mescolatrici, planetarie, sfogliatrici e impastatrici e hanno sede in provincia di Vicenza, precisamente tra Schio e Marano Vicentino, dove si è sviluppato da anni un distretto che ospita una fetta preponderante della produzione italiana di macchinari per la panificazione. Vitella, Starmix ed Effedue si caratterizzano per una elevata qualità e affidabilità delle macchine, oltre che per una importante capacità di innovazione.
Vitella ha chiuso il 2020 con ricavi per 6,5 milioni, un ebitda di 1,1 milione e una liquidità finanziaria netta di 4,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Starmix invece ha conseguito nello stesso anno un fatturato di 5,3 milioni, un ebitda di 1,2 milioni e una liquidità finanziaria netta di 2,8 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Effedue ha archiviato il 2020 con un fatturato di 4,9 milioni, un ebitda di 551 mila euro e una liquidità finanziaria netta di 353 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Quanto al 2021, Fomab prevede di chiudere l’anno con un fatturato aggregato di circa 23 milioni, un margine lordo superiore al 15% e una quota di export attorno al 60%. Il progetto elaborato da MCP prevede che Fomab acquisisca ulteriori aziende, anche allo scopo di completare la gamma di offerta. L’obiettivo è creare un player di riferimento in un settore che vede gli italiani primeggiare a livello mondiale (il 65% del mercato mondiale è in mano ad aziende italiane), ma estremamente frammentato.
Michele Stella di Starmix ha dichiarato: “Negli ultimi anni ci siamo resi conto che il modello Nord-Est, piccolo è bello, che ha indubbiamente creato valore e prosperità, incontra sempre maggiori difficoltà a competere sui mercati internazionali. Le complessità dei sistemi chiedono capitali e competenze difficili da reperire per le piccole aziende. L’aggregazione, oltre a rafforzare la nostra presenza sui mercati internazionali, ci aiuterà ad affrontare le nuove sfide del prossimo futuro: green, e-commerce e intelligenza artificiale. L’obiettivo del gruppo è quello diventare un riferimento all’intero settore per arrivare a competere con i grandi gruppi mondiali.”
Ha aggiunto Vitella: “È un progetto in cui credo molto perché lo considero cruciale per lo sviluppo futuro nonché un’opportunità concreta di crescita, sia personale che dell’intero gruppo.”
Luca e Silvano Fabris di Effedue hanno detto: “Con questa aggregazione nasce un nuovo gruppo che ambisce a entrare nei leader mondiali del settore. Speriamo di essere d’esempio per i giovani imprenditori affinché sempre più realtà come le nostre si aggreghino per lo sviluppo delle aziende italiane nel mondo.”
Paolo Zunino, ceo di Fomab, ha spiegato: “Operazioni come questa consentono di dare una marcia in più ad aziende già ben posizionate e con un prodotto riconosciuto sul mercato. La dimensione è un fattore importante perché consente di offrire servizi migliori e maggiore affidabilità per i clienti”.
Lorenzo Stanca, managing partner di MCP, ha aggiunto: “Con questa operazione miriamo a creare un player di riferimento in un segmento dove l’Italia primeggia per qualità, affidabilità e innovazione. L’integrazione consentirà di generare sinergie produttive e commerciali e di migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti, come pure di offrire nuove prospettive alle persone che lavorano nel gruppo”.
Fomab sarà il terzo polo di aggregazione promosso MCP, che è solita acquisire più aziende dello stesso settore, che a loro volta poi comprano altre imprese, portandole sotto una compagine unica. Ricordiamo che lo scorso ottobre Italian Frozen Food Holding (IFFH) , il polo del cibo surgelato lanciato nel 2018 da Mandarin con l’acquisto di Appetais e AR (si veda altro articolo di BeBeez), ha comprato anche Farma&Co, azienda di Castenedolo (Brescia) specializzata nei prodotti da forno senza glutine (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso la holding della ceramica di alta gamma Italcer, primo polo targato creato da MCP nell’aprile 2017 a partire da La Fabbrica, (si veda altro articolo di BeBeez) e controllato tramite il fondo MCP II, ha rilevato la spagnola Equipe Ceràmicas, specializzata in ceramica di piccolo formato, usata per le piastrelle (si veda altro articolo di BeBeez).