di Salvatore Bruno
Al 31 Dicembre 2021 risultavano attivi in Italia 206 family office (94 single family office, 92 multi family office professionali e 20 organizzazioni di origine bancaria), cioè 34 in più rispetto al censimento di Settembre 2021, in particolare 31 single e 3 multi family office (si veda altro articolo di BeBeez). E’ quanto emerge dall’indagine condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme al Centro sul Family Business Management della Libera Università di Bolzano, presentata dai responsabili scientifici Josip Kotlar professore della School of Management del Politecnico di Milano, e Alfredo De Massis della Libera Università di Bolzano, in occasione del primo workshop tematico dell’Osservatorio Family Office 2022 intitolato: “Da family business a family office: Dietro le quinte dell’evoluzione di una famiglia imprenditoriale”.
L’elemento interessante che emerge dall’indagine è la differente dinamica evidenziata negli anni dalle due principali categorie di family office. Se infatti il periodo 2001 – 2010 ha visto la nascita di parecchi multi family office professionali, Il decennio successivo è stato foriero di forte crescita per i single family office, come se la progressiva concentrazione della ricchezza avesse accresciuto l’esigenza di una gestione attiva e più complessa del patrimonio di singole famiglie.
Degno di ulteriore nota è il fatto che i patrimoni delle famiglie imprenditoriali italiane stanno cambiando. Ciò si evince dal fatto che i family office new money, cioè quelli nati a seguito di eventi di liquidità (vendita di aziende o quote di esse), stanno diventando sempre più importanti, affiancandosi ai veicoli di famiglie ancora impegnate nell’attività industriale.
Risulta comunque evidente il peso delle attività di servizi finanziari (52,3% dei single family office; 84,4% di questi afferisce alle attività di società di partecipazioni oppure holding) e consulenza gestionale (31,4% dei single family office, 81,5% di questi afferisce alle attività di holding operative oppure impegnate nelle attività gestionali).
In ogni caso i family office italiani sono concentrati in patria. Infatti 195 dei 206 office censiti è in patria, in particolare in Lombardia (59%), Veneto (12%), Piemonte (8%), Emilia Romagna (7%) e Lazio (6%). Gli altri 11 hanno sede legale in Svizzera, Lussemburgo, Principato di Monaco.
“Si sta andando verso strutture sempre più efficienti sia sul piano gestionale che fiscale” ha sottolineato Andrea Tavecchio socio fondatore e partner di Tavecchio e Associati, che ha partecipato alla discussione assieme Mauro Puppo, ceo di Nexta Partners, Gianluca Russo, senior attorney di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton e Marco Sandoli, partner presso Di Tanno Associati oltre ad Alessandro Fracassi, CEO del Gruppo Mutui On Linee Kirby Rosplock, fondatrice e CEO di Tamarind Partners e Giovanni Bandera, partner di Studio Pedersoli.