Lipogems, pmi innovativa attiva nella medicina rigenerativa con sede a Milano e presente in 28 Paesi, ha incassato un investimento da 1,7 milioni di euro da LIFTT, holding italiana di venture capital presieduta dallo scienziato e imprenditore Stefano Buono (si veda qui il comunicato stampa).
Lipogems ha brevettato un device e una tecnica che rappresentano il “game changer” nella terapia dell’osteoartrite, una delle più diffuse malattie invalidanti al mondo: si contano infatti oltre 250 milioni di casi all’anno. La tecnologia Lipogems prevede l’utilizzo del device esclusivo Lipogems per prelevare e processare il tessuto adiposo autologo e attivare le cellule staminali adulte in esso contenute. Il tessuto cosi processato viene poi infiltrato nell’articolazione o nei tessuti del paziente in forma di autotrapianto per innescare e supportare i naturali meccanismi di autoriparazione tissutale. La tecnica mininvasiva si svolge in ambulatorio o sala operatoria in circa 40 minuti. L’efficacia del procedimento è documentata da un track record di oltre 50.000 applicazioni e da oltre 100 pubblicazioni. Il via libera dello scorso 22 giugno della FDA USA al trial medico su 200 pazienti aprirà la strada alla rimborsabilità del trattamento.
Lipogems International è nata nel 2012 dall’iniziativa di Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute di Miami, e Carlo Tremolada, chirurgo plastico e maxillo facciale, ed è guidata dal 2014 dal ceo Giorgio Ninzoli, che vanta una grande esperienza nel settore Healthcare, che ha commentato: “Dopo il via libera della FDA, che rappresenta un turning point per la nostra strategia di crescita, siamo lieti di accogliere un partner qualificato che sosterrà gli investimenti necessari ai trial ed agli studi complementari in atto oltre che al rafforzamento della nostra proposta commerciale ed ai nostri obiettivi di espansione globale. La nostra ricerca è focalizzata su disturbi che interessano milioni di persone in tutto il mondo e il nostro obiettivo è aiutarle a migliorare la qualità della loro vita”.
Giovanni Tesoriere, ceo di LIFTT, ha aggiunto: “Il nostro team di analisti ha individuato un grandissimo potenziale in Lipogems. L’azienda è infatti un first mover che ha capitalizzato al massimo le possibilità concesse dal framework normativo statunitense, in passato particolarmente permissivo, sui trapianti autologhi. Nel frattempo, il quadro normativo, condizionato da fattori extra-scientifici, è divenuto più stringente e oggi il percorso di Lipogems non sarebbe replicabile. Questo determina un vantaggio competitivo enorme e al momento incolmabile”.
Ricordiamo che a sua volta LIFTT lo scorso febbraio ha incassato un round da 12 milioni di euro, sottoscritto da Azimut e da alcuni importanti investitori privati e family office, oltre ai soci che erano già parte attiva del progetto (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round seguiva quello del marzo 2021 da 20,9 milioni, sottoscritto da ben 107 investitori tra cui Fondazione San Paolo e Fondazione CRT(si veda altro articolo di BeBeez) e quello dell’aprile 2020 da 7,2 milioni di euro, al quale avevano aderito 36 investitori tra privati, business angel, holding di investimento e dipendenti (si veda altro articolo di BeBeez). Intanto LIFTT programma già di aprire nell’immediato una nuova tranche da 15 milioni, già in gran parte opzionata. LIFTT vanta a oggi 148 investitori privati e istituzionali e ha raccolto in totale 45,4 milioni di euro, completando 28 investimenti in startup e pmi innovative. L’obiettivo è continuare a raccogliere capitali per arrivare a un totale di almeno 90 milioni entro il 2024.