Il gruppo Azimut, quotato a Piazza Affari, ha annunciato attraverso la sua controllata Azimut Enterprises l’acquisizione in aumento di capitale di una quota del 49,2% in quella che può ormai essere definita come la ex Virtual B, dato che l’azienda wealthtech specializzata in intelligenza artificiale e data analytics ha contestualmente cambiato nome in Wealthype (si veda qui il comunicato stampa).
L’iniezione di capitale da parte di Azimut favorirà i piani di sviluppo della società, finanziando in particolare le sue spese operative e ponendo le basi per una crescita sostenibile nel lungo termine. Tra gli azionisti storici di Wealthype, rimarranno comunque nel capitale i fondatori Claudio Costamagna tramite la CC Holding, con una quota significativa del 16,5%, l’attuale ceo Serena Torielli, con il 24,5%, Raffaele Zenti, con il 3,5%, e Fabio Marras, con il 2,7%. Marras è anche cofondatore del TripAdvisor del fintech, Fintastico.
Wealthype, fondata nel 2010 a Milano, è un’azienda di data analytics specializzata in machine learning, intelligenza artificiale e investment strategy per le banche e le assicurazioni. Propone una soluzione che, tramite l’analisi dati sia aziendali che esterni, consente alle istituzioni finanziarie di passare a un processo di vendita data-driven mediante la profilazione finanziaria del cliente. Il sistema, infine, propone la personalizzazione dei prodotti e della comunicazione, nel rispetto delle caratteristiche di ciascun cluster di clienti individuato. La società è anche proprietaria di AdviseOnly, blog di formazione e informazione finanziaria, che in precedenza è stata una piattaforma di consulenza finanziaria online (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2021 il gruppo ha fatturato 464.740 euro, l’ebitda è stato negativo per 260.776 euro, con circa 82.500 euro di liquidità netta e un patrimonio netto di 138.195 euro (si veda qui l’analisi di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Torielli ha commentato: “L’esplosione delle applicazioni di intelligenza artificiale e il cambiamento dei modelli di distribuzione impongono alle reti di dotarsi di strumenti che le aiutino a essere sempre più competitive in un settore nel quale i prodotti finanziari, la regolamentazione e le esigenze dei clienti sono diventate sempre più complesse. Sono orgogliosa che una realtà avanzata e, per certi versi, ‘visionaria’ come Azimut abbia compreso le potenzialità di sviluppo della nostra piattaforma e abbia deciso di sostenerci in un processo di crescita che ci vedrà presto accedere anche ad altri mercati, a cominciare da quello europeo”.
Giorgio Medda, amministratore delegato e global head of asset management & fintech del Gruppo Azimut, e Alessandro Zambotti, amministratore delegato e cfo del medesimo gruppo, hanno aggiunto: “L’integrazione della tecnologia nell’asset management ha il potenziale di creare un’esperienza personalizzata per i clienti, migliorando l’efficacia dell’offerta di prodotto nel soddisfare i loro obiettivi finanziari e cogliendo i benefici di efficienza legati alla scalabilità delle soluzioni adottabili. La partnership con Wealthype è uno sviluppo importante per il Gruppo che dimostra il suo impegno ad investire sui migliori talenti del mercato, affermando come la disruption tecnologica sia al centro del suo sviluppo strategico in Italia, a supporto del ruolo fondamentale dei suoi Financial Partners nell’offerta di una consulenza patrimoniale evoluta ed all’interno del suo network globale”.
L’attenzione al settore fintech da parte di Azimut è sempre stata molto alta, come ribadito anche recentemente a MF Milano Finanza e BeBeez (si veda qui altro articolo di BeBeez) da Gabriele Blei, amministratore delegato di Azimut: “il gruppo che ha via via puntato in maniera sempre più forte sull’utilizzo del fintech come strumento di accelerazione dei progetti in ambito corporate con il quale Azimut si propone di servire le pmi italiane, specialmente quelle con un fatturato tra i 250 mila e i 250 milioni di euro”.
“Da inizio 2021″, aveva aggiunto Blei, “Azimut ha lanciato il progetto NeoLending con l’obiettivo di erogare finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane per almeno 1,2 miliardi di euro nel periodo 2021-2025, grazie allo sviluppo della gamma di prodotti di alternative credit (si veda altro articolo di BeBeez ndr). Obiettivo che abbiamo già superato con largo anticipo”. Creare questa piattaforma, secondo il progetto di Azimut, “significa infatti convogliare finanza alle pmi utilizzando piattaforme fintech in grado di catalizzare l’interesse di investitori specializzati, i quali investono in vario modo”.
Fra le ultime attività nel settore di Azimut, è di pochi giorni fa il lancio di un club deal di investimento in un nuovo round da 15 milioni di euro della piattaforma brasiliana Capitual, che ora punterà a espandere la propria attività anche in Messico ed Europa (si veda qui altro articolo di BeBeez),