Ha chiuso con un utile netto di 9,8 milioni di euro i primi sei mesi della stagione 2022/2023 l’AC Milan, a fronte di ricavi per 144 milioni, che si confrontano con ricavi per 129 milioni nei sei mesi della stagione precedente, quando la squadra rossonera aveva chiuso il semestre con una perdita netta di 12,2 milioni. Lo scrive Calcio&Finanza, precisando che si tratta dei dati di bilancio della sola società di calcio e non del consolidato, in cui sono compresi anche costi e ricavi delle controllate Milan Entertainment e Casa Milan.
Il buon risultato dei primi sei mesi è stato seguito da altri mesi di buone performance e in particolare il percorso in Champions League nella seconda metà della stagione dovrebbe permettere al Milan di chiudere in utile anche il bilancio consolidato al 30 giugno prossimo. Si tratterebbe del primo bilancio in utile per la squadra dal 2006.
Ricordiamo il club aveva chiuso con una perdita netta di 66,5 milioni di euro la stagione 2021/2022, rispetto agli oltre 96 milioni del 2020/201 (si veda altro articolo di BeBeez), quando aveva registrato un aumento dei ricavi del 14% a 297,7 milioni di euro rispetto ai 261,1 del precedente esercizio, grazie soprattutto alla riapertura degli stadi post-Covid, agli introiti legati alla qualificazione in Champions League e alla crescita degli sponsor. Che l’anno si sarebbe chiuso con un grande miglioramento era già stato evidente alla chiusura del primo semestre, a fine dicembre 2021, quando era stato registrato un utile netto di 3 milioni e un aumento dei ricavi del 40% (si veda altro articolo di BeBeez). I buoni numeri di bilancio 2021/2022 vanno comunque spiegati anche con i circa 20 milioni di euro incassati grazie alla vendita del dicembre 2021 dell’immobile in Via Aldo Rossi 8, a Milano, in zona Portello, sede della squadra di calcio rossonera, al fondo Inarcassa RE Comparto Uno, gestito da Fabrica sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Il tutto dopo i rosso di bilancio record per la storia milanista pari a 194,6 milioni registrato nell’annata del Covid (2019/2020).
Il miglioramento degli indicatori di bilancio riflette il cambio di passo del club avvenuto grazie al supporto di Elliott, il quale, aveva rilevato il club nel 2018 dall’investitore cinese Li Yonghong (si legga altro articolo di BeBeez) che a sua volta aveva acquisito il club nel 2017 a una valutazione di 740 milioni. Non a caso Elliott ha poi venduto la scorsa estate al consorzio di investitori guidato da RedBird Capital per 1,2 miliardi di euro, mantenendo comunque un piede nella partita, visto che ha erogato un vendor loan si dice da 550 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo, invece, che sul fronte dell’equity RedBird si è fatto affiancare da importanti player dello sport Usa come Yankee Global Enterprises, società proprietaria dei New York Yankees che fa a capo alla famiglia Steinbrenner e con i quali è co-proprietario della Yankees Entertainment Sports (YES) Network, la rete sportiva regionale più seguita negli Stati Uniti; il fondo di private equity Main Street Advisors, che ha tra i propri investitori la star dell’NBA LeBron James, il rapper Drake e il produttore musicale Jimmy Iovine (producer degli U2 e braccio destro di Steve Jobs quando Apple lanciò iTunes). Confermata anche la presenza nel deal del manager Riccardo Silva, proprietario del club americano Miami FC e di Globe Soccer, milanese di nascita, che investe insieme al fratello Saverio. Ex amministratore delegato di Milan Channel, negli States Silva ha fondato anche una società, la Silva International Investments, tramite la quale detiene partecipazioni nel mondo dell’intrattenimento, dell’arte, del real estate, e dei media oltre che dello sport.