Settimana ricca di novità per Eurovita, la compagnia di assicurazioni che fa capo al private equity Cinven, che è stata commissariata a gennaio 2023 dall’Ivass e poi posta in amministrazione straordinaria il 29 marzo scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
E’ di ieri la notizia che il commissario straordinario Alessandro Santoliquido si è dimesso dall’incarico che ricopriva in Eurovita ed Eurovita Holding dal 30 marzo 2023, ed è stato sostituito nel suo ruolo da Sandro Panizza, membro del comitato di sorveglianza (si veda qui il comunicato stampa).
In sostituzione di quest’ultimo quale componente dei relativi comitati di sorveglianza, è stato nominato Cristiano della Torre, mentre l’attività assicurativa del Gruppo prosegue regolarmente.
Secondo quanto riportato da MF il 4 agosto e confermato anche da Il Sole 24 Ore l’8 agosto, Santoliquido potrebbe ora essere nominato direttore generale della newco creata da Allianz, Generali, Intesa Vita, Poste e Unipol Sai per rilevare il portafoglio di polizze di Eurovita (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che la newco, che è stata battezzata Cronos, che dopo aver rilevato Eurovita a una cifra simbolica provvederà al suo break-up in cinque rami d’azienda, i quali verranno infine distribuiti ai player assicurativi. Cronos è stata ufficialmente costituita giovedì 3 agosto e, prima della divisione dei portafogli sarebbe destinata a durare 18-24 mesi, mentre ne frattempo altre assicurazioni potrebbero aggiungersi. Per la presidenza, invece, si fa il nome di Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia.
La creazione della newco è parte dell’operazione di sistema che è stata strutturata proprio per tutelare i sottoscrittori delle polizze Eurovita. Oltre alle cinque primarie compagnie, sono coinvolte anche le 25 banche distributrici di polizze che hanno firmato l’accordo in questione con loro (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che i consigli di amministrazione delle cinque compagnie avevano approvato l’adesione allo schema di salvataggio a tutela degli assicurati di Eurovita, con il portafoglio assicurativo della compagnia, del valore di 15 miliardi di euro, composto da 413 mila polizze detenute da 353 mila clienti, che sarà rilevato dai cinque gruppi assicurativi, per un totale di circa 500 milioni di euro, che diventeranno pertanto le nuove compagnie di riferimento degli attuali clienti.
Il progetto prevede, inoltre, quale passaggio tecnico intermedio, l’iniziale trasferimento delle polizze a una società assicurativa di nuova costituzione (Cronos, la newco), che sarà partecipata dalle cinque compagnie assicurative. Le banche distributrici e la newco provvederanno a comunicare ai singoli clienti in una fase successiva quale delle cinque compagnie assicurative acquisirà la loro polizza, dopo l’iniziale passaggio nella società assicurativa di nuova costituzione.
Non solo. Le cinque compagnie hanno siglato accordi anche con Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, che rivestiranno il ruolo di prestatori di ultima istanza, nel caso in cui i riscatti, una volta de-congelati, raggiungessero una certa soglia e dopo che dovessero essere già state utilizzate a copertura le disponibilità residue di Eurovita e a seguire i finanziamenti delle banche distributrici.
Intanto, sempre lo scorso giugno, l’IVASS ha disposto la proroga del congelamento dei riscatti anticipati sino al prossimo 31 ottobre, proprio per consentire l’ordinato trasferimento delle polizze.
Resta da chiarire la questione dei prestiti subordinati di Eurovita, che non rientrano nel piano di sistema e su cui il socio di controllo Cinven fino ad oggi non sembra intenzionato a intervenire in alcun modo. Ricordiamo che In totale la compagnia ha in circolazione tre bond subordinati per complessivi 160 milioni di euro: uno da 115 milioni con coupon del 6,75% e scadenza febbraio 2030, un prestito da 40 milioni emesso nel 2015 con cedola 6% e scadenza 22 dicembre 2025, e un bond subordinato da 5 milioni emesso sempre in quell’anno a scadenza 1 ottobre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo Il Sole 24 Ore, particolarmente esposto sarebbe GIC, il fondo sovrano di Singapore, per circa 110 milioni. Anche questi creditori vantano dei diritti, seppur subordinati, e attraverso una liquidazione coatta amministrativa potrebbero insinuarsi al passivo. Non prima, ovviamente, di assicurati e personale di Eurovita che passeranno alla newco,