White Lab spa, piattaforma costituita circa un anno fa da White Bridge Investments II che mira a diventare il punto di riferimento in Italia per i servizi di ispezione, verifica, analisi e certificazione principalmente in ambito ambientale, alimentare e healthcare (settore del TIC), ha acquisito l’intero capitale di CTR srl, società con sede a Limena (Padova), che è un laboratorio certificato presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per prove di laboratorio e in sito per l’ingegneria civile, qualificato dal Ministero della Salute per la ricerca di Amianto e Fibre Vetrose, con una forte esperienza nelle prove meccaniche e metallurgiche su acciai e leghe. A vendere è Element Materials Technology Milan srl, controllata italiana del gruppo Element, azienda internazionale che fornisce servizi critici nelle prove sui materiali, nella qualificazione dei prodotti, nell’ispezione e nella certificazione per il settore aerospaziale, edilizia, digital engineering, energia, oil & gas, ambiente, industria, life sciences, mecacanica, tecnologia e trasporti. A sua volta Element è controllato dal 2016 dal fondo Bridgepoint e partecipato anche dal fondo sovrano di Singapore Temasek dal 2019.
Lo studio legale Dentons ha assistito White Lab nell’operazione, mentre i venditori sono stati supportati da DLA Piper. Athena Associati ha lavorato infine sulla due diligence finanziaria e fiscale.
CTR ha chiuso il 2022 con circa 2 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo per poco meno di 400 mila euro e liquidità netta per circa 232 mila euro (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente)
CTR si va ad aggiungere ad altri 8 laboratori acquisiti nei mesi scorsi attraverso il veicolo White Lab srl, controllato al 100% da White Lab spa. Secondo quanto risulta a BeBeez, si tratta di: Lav srl, Labostudio srl, Eurolab srl, Savi Laboratori & Service srl, Endo Engineering srl, Testing srl, laboratorio Ambiente e salute srl e Biochem srl. Tutti laboratori acquisiti sempre con l’assistenza legale di Dentons. Per l’ultima parte del 2023, per White Lab spa, guidata dal ceo Giovanni Giusto, è previsto il raggiungimento di un fatturato aggregato di oltre 50 milioni di euro e di 15 sedi operative, con una capillare presenza sul territorio nazionale.
White Bridge Investments II è particolarmente attivo quest’anno. Soltanto lo scorso luglio ha concluso tre operazioni di investimento. In primo luogo ricordiamo che a fine mese si è conclusa l’opa promossa appunto dal veicolo di investimento, sulle azioni e i warrant di Reevo, Cloud provider italiano che offre servizi di Cyber Security e Hybrid Cloud, sino a quel momento quotato su Euronext Growth Milan e poi delistato. L’operazione è stata condotta con il reinvestimento degli imprenditori Antonio e Salvatore Giannetto (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre a fine luglio, il polo degli accessori per il lusso che fa capo a White Bridge Investments II, ha portato a bordo anche Griste srl, azienda leader nel settore degli accessori di lusso per calzature e pelletteria. La famiglia Burattin, sinora al controllo della società, attraverso la holding Ventunozerozeronove srl, continuerà a mantenere il proprio ruolo all’interno dell’azienda e allo stesso tempo reinvestirà per una minoranza nell’intero gruppo, che è stato battezzato Altofare group e alla cui guida è stato nominato amministratore delegato Davide Aicardi, ex vice president responsabile technology EMEA della multinazionale Usadi abbigliamento Hanesbrands ed ex Director, Business Transformation di Micheal Kors (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine, ancora a luglio, ha annunciato due acquisiioni anche Tikedo srl, gruppo produttore di etichette autoadesive controllato dallo scorso marzo da White Bridge Investments II (si veda altro articolo di BeBeez). Tikedo ha infatti acquisito Mach Label srl (si veda altro articolo di BeBeez) e la maggioranza di Modulgraf (si veda altro articolo di BeBeez ).