A 16 mesi circa da quello ESG di 5 milioni di euro con garanzia SACE ottenuto da UniCredit (si veda altro articolo di BeBeez), Salov (Società Anonima Lucchese Olio e Vino), fra i protagonisti internazionali della produzione di olio, ne ha ottenuto un’altro a medio termine, di 10 milioni, da Crédit Agricole Italia, con garanzia al 70% di SACE (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è correlata al raggiungimento di fattori legati alla sostenibilità quali, fra gli altri, la riduzione dell’intensità delle emissioni inquninanti e del prelievo idrico. Per quanto concerne gli aspetti strategici, invece, il finanziamento sarà utilizzato per consolidare il posizionamento del produttore toscano sui mercati internazionali principali al fine di incrementare le esportazioni, che costituiscono il punto di forza dell’azienda.
“L’operazione di finanziamento, condotta in sinergia con SACE, a favore di Salove ha l’obiettivo di supportare in modo concreto la crescita virtuosa dell’olivicoltura italiana, emblema di qualità e competitività sui mercati internazionali agricoli” ha detto Marco Perocchi, responsabile direzione Banca d’Impresa dell’istituto di credito finanziatore. “Crédit Agricole Italia vuole essere un partner di riferimento per le aziende dell’agroalimentare, dove la sua expertise è consolidata da tempo, e sostenere le imprese eccellenze del Made in Italy, che desiderano essere affiancate lungo il percorso di transizione sostenibile e digitalizzazione, senza rinunciare alla propria capacità produttiva”.
“Siamo soddisfatti di questo finanziamento. Oltre a consolidare il nostro presidio sui mercati internazionali, ci sosterrà nella filosofia che da sempre muove Salov: innovazione, ricerca e qualità del prodotto”, ha dichiarato l’amministratore delegato, Fabio Maccari. “Questo significativo contributo, infatti, permetterà da un lato di proseguire nell’implementazione di un sempre maggiore controllo della nostra supply chain e dall’altro nella costruzione di collaborazioni con autorevoli poli accademici e Centri di Ricerca con finalità di innovazione. Abbiamo in essere progetti industriali, ossia legati al miglioramento dei sistemi produttivi, agronomici, per lo sviluppo di un’olivicoltura sempre meno impattante, e sensoriali, per il miglioramento della qualità dell’olio e della sua percezione nel mondo”.
“Siamo lieti di essere ancora una volta al fianco di Salov, eccellenza toscana nella produzione e distribuzione di olio d’oliva a livello mondiale, con cui vantiamo un rapporto consolidato”, ha aggiunto Valerio Alessandrini, senior relationship manager Centro di SACE. “Da 45 anni supportiamo l’export e l’internazionalizzazione del miglior Made in Italy e questa operazione conferma il nostro impegno nel sostenere lo sviluppo di processi innovativi per la crescita sostenibile delle imprese in Italia e nel mondo”.
Fondata nel 1919 da un gruppo di imprenditori di Lucca, la società, proprietaria dei marchi Sagra e Filippo Berio, oggi opera in oltre 70 paesi, occupando una posizione di rilievo primario negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Russia, Belgio, Svizzera e Hong Kong.
Nel 2014 la maggioranza dell’azienda era stata acquisita dalla cinese Bright Food, tramite la controllata Yimin, mentre la minoranza del capitale era rimasta nelle mani della famiglia Fontana, azionista storico (si veda altro articolo di BeBeez).
Oggi il 77,79% del capitale fa capo a Wisdom Profit Development srl, a sua volta controllata al 100% da Wisdom Profit (UK) Development Limited, mentre il 13,56% è posseudto dalla Società per azioni lucchese olii e vini e il rimanente 8,64% da Shanghai Liangyou Group (HongKong) Limited.
Nel 2022, l’azienda ha chiuso l’anno con 490,9 milioni di ricavi, 23,6 milioni di ebitda e 94,9 milioni di indebitamento netto, a fronte di un patrimonio netto pari a 58,9 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Per quanto concerne Crédit Agricole Italia, fra le operazioni effettuate, verso la fine del mese scorso aveva erogato un finanziamento ESG-linked da 3 milioni a San Polo Lamiere spa, azienda di Torrile (Parma) specializzata nella lavorazione dell’acciaio e della lamiera (si veda altro articolo di BeBeez). Una settimana prima, invece, la banca francese aveva partecipato con 5 milioni ad un pacchetto di finanziamenti da 20 milioni complessivi messo a disposizione del colosso caseario cremonese dei formaggi, Gruppo Auricchio, per sostenere l’internazionalizzazione, lo sviluppo tecnologico e la crescita sostenibile delle sue controllate (si veda altro articolo di BeBeez).