Talent Garden la scaleup italiana del co-working e digital academy di formazione per le competenze digitali, ha siglato una partnership industriale con Il gruppo alberghiero olandese The Social Hub (ex The Student Hotel), specializzato nella gestione di residenze per studenti e spazi di co-working in Europa, per creare una piattaforma unica europe in campo edtech, dedicata a lavoratori e studenti desiderosi di potenziare le proprie prospettive di carriera all’estero. Talent Garden offrirà infatti xi propri servizi di formazione presso le strutture gestite da The Social Hub in tutta Europa.
La partnership sarà suggellata dall’ingresso di The Social Hub nel capitale di Talent Garden con una quota del 5% in aumento di capitale. Equita ha agito in qualità di advisor finanziario di The Social Hub (si vedano qui il comunicato stampa di Talent Garden e qui quello di Social Hub).
The Social Hub è un gruppo alberghiero olandese le cui strutture combinano il concetto di coworking e coliving, offrendo servizi di business travel, extended-stay, meeting ed eventi in una cornice dinamica ed innovativa. Fondato nel 2012, ha sede ad Amsterdam e conta più di mille dipendenti, quasi 10.000 camere in tutta Europa, tra cui strutture aperte a Berlino, L’Aia, Delft, Vienna, Groningen, Eindhoven, Maastricht, Rotterdam, due ad Amsterdam, Parigi, Tolosa, Firenze, Bologna, Madrid e Barcellona. Sono poi previste aperture nel 2024 a San Sebastian, Porto e Glasgow; e ancora entro il 2025 a Roma, Firenze Belfiore, Lisbona e Torino. Il progetto pilota durerà un anno in tre delle 16 strutture di The Social Hub: Bologna, Firenze e Vienna. I programmi saranno poi estesi per un periodo di due anni a tutto il portafoglio di The Social Hub. Ricordiamo che in Italia The Social Hub è presente con le strutture Roma San Lorenzo, Firenze Belfiore, Firenze Lavagnini e Bologna.
Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub, ha commentato:”Siamo davvero entusiasti di questa partnership strategica. Ora siamo in grado di offrire un’opportunità educativa unica alle nostre comunità in tutta Europa. Questo porta a un livello superiore ciò che possiamo offrire ai nostri studenti, collaboratori e altri ospiti. Poiché Talent Garden e The Social Hub condividono molti valori, abbiamo ritenuto di poter fare leva su questo aspetto per creare connessioni per entrambe le nostre comunità; ora possiamo espandere il nostro ampio programma comunitario includendo corsi significativi e divertenti che educano e sviluppano i talenti. Talent Garden è l’anello di congiunzione per fornire maggiori conoscenze, spazi e risorse necessarie a far crescere ulteriormente questa ambizione e siamo certi che questo ci aiuterà a unire ulteriormente le persone per creare una società migliore”.
E Davide Dattoli, fondatore e presidente di Talent Garden, ha aggiunto: “Talent Garden è lieta di lavorare al fianco di The Social Hub su una visione condivisa per liberare il massimo potenziale e preparare studenti, start-up, aziende, professionisti e società a diventare i leader digitali di domani”.
Fondato nel 2011, Talent Garden ha l’obiettivo di supportare talenti e imprese nella propria crescita digitale. Un modello che si è rapidamente esteso in Europa e che oggi ha portato la società ad essere presente in 12 Paesi europei diventando leader europeo del suo settore. Questo anche grazie al supporto di vari investitori. Ricordiamo, infatti, l’ultimo round risale al 2021, con l’investimento da 9,2 milioni di euro di CDP Venture Capital sgr e di Gaetano Marzotto (tramite il suo family office Gama) (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2019, Talent Garden aveva invece raccolto 44 milioni di euro in un round di finanziamento guidato da StarTip, la società che dal 2017 concentra tutte le partecipazioni in startup e in società attive nel segmento del digitale e dell’innovazione di Tamburi Investments Partners spa, partner strategico e da anni tra i maggiori investitori di Talent Garden (si veda altro articolo di BeBeez). A quel round avevano partecipato anche family office e investitori italiani (alcuni già investitori precedenti), fra cui le famiglie Angelini, D’Amico, Dompè, Drago, Foglia, Ginatta, Holland, Luti, Monti, Pittini, Rovati, il fondo Indaco Ventures, Club degli Investitori e BeConsulting, oltre a Social Capital del famoso venture capitalist della Silicon Valley Chamath Palihapitiya, già a capo della crescita di Facebook. Tutti azionisti che si erano affiancati a quelli blasonati del precedente round da 12 milioni del novembre 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Quel round era stato guidato da 500 Startups, il più grande incubatore al mondo basato a San Francisco e diretto da Dave McClure, e da Endeavor Catalyst, sponsorizzato da Reid Hoffman, il fondatore di LinkedIn. In coinvestimento erano intervenuti molti family office italiani, con la regia di Tamburi Investment Partners, che a sua volta era già azionista al 25% e che aveva partecipato anche a quel round. Tra questi appunto le famiglie Angelini e Dompé, gli armatori D’amico, gli imprenditori del settore metallurgico della Ferrero a cui si aggiungono Marco Corradino, Marco Pescarmona e Francesco Monti, fondatori rispettivamente di Volagratis, MutuiOnLine, ed Esprinet. Tra gli altri azionisti noti ci sono poi il digital enabler Alkemy, la Finalca di Alfredo Cazzola (ex Mr Motorshow) e l’ex top banker Roberto Nicastro, oltre a Digital Magics, azionista di Talent Garden sin dal 2014, che nel 2015 aveva portato la sua quota sopra il 30% (si veda altro articolo di BeBeez), per poi diluirsi a seguito del round del 2016 e ancora nell’ottobre 2018, quando ha rivenduto ai manager parte delle sue quote (si veda altro articolo di BeBeez).