Il francese Groupe Crit, quotato su Euronext Paris, ha siglato un accordo vincolante per rilevare direttamente e indirettamente il pacchetto di maggioranza di Openjobmetis, agenzia per il lavoro quotata dalla fine del 2015 su Euronext STAR Milan (si veda altro articolo di BeBeez). Una volta chiusa l’operazione, ragionevolmente a fine gennaio 2024, Crit lancerà l‘opa obbligatoria sul resto delle azioni, finalizzata al delisting (si veda qui il comunicato stampa).
Il gruppo francese, che ha messo sul piatto 16,5 euro per azione, acquisirà il 57,7% del capitale sociale, pari al 53,6% dei diritti di voto, incluse le azioni proprie. Il corrispettivo implica un equity value di Openjobmetis pari a circa 203 milioni di euro. La notizia, diffusa ufficialmente ieri mattina prima dell’inizio delle negoziazioni, ha portato il valore delle azioni a Piazza Affari verso quello che sarà anche il prezzo d’opa. A fine seduta il titolo ieri ha chiuso a 15,95 euro (+25,1%).
L’accordo prevede che il presidente Marco Vittorelli, il vice presidente Biagio La Porta e il direttore finanziario Alessandro Esposti restino al proprio posto per almeno il triennio 2024-2026, fino cioè alla data dell’assemblea degli azionisti chiamata a deliberare l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026. Mentre alla guida della società è stato confermato per lo stesso periodo l’attuale amministratore delegato Rosario Rasizza.
A oggi il flottante di Openjobmetis è pari al 27,24% del capitale, con il resto in mano a Plavisgas srl (34,14%), Omniafin spa (18,45%), Quaestio Italian Growth Fund (6,91%) e M.T.I. Investimenti srl (5,15%) con un 8,11% di azioni proprie (si veda qui l’azionariato). Crit acquisirà sia le azioni proprie di Openjobmetis sia le quote di Plavisgas, Omniafin e M.T.I. Investimenti, che si sono date battaglia sulla governance in prospettiva del rinnovo degli organi sociali, previsto la prossima primavera. In particolare, da un lato il management tramite le ultime due società e, dall’altro, l’avvocato trevigiano Massimo Malvestio, che tramite Plavisgas (di cui possiede la maggioranza) ha riunito intorno a sé un gruppo di imprenditori veneti: Sergio Stevanato (Stevanato Group), Oscar Marchetto (Somec), Valter De Bortoli (DB Group), Gino Dal Mas (Siliconature) e la famiglia Codognotto, titolare dell’omonimo gruppo di trasporto e logistica.
Omniafin spa, che possiede il 18,45% della società (e il 27,98% dei diritti di voto), è controllata pariteticamente dai fratelli Marco e Corrado Vittorelli, quest’ultimo consigliere di Openjobmetis. MTI Investimenti, che detiene il 5,15% di Openjobmetis (e il 7,80% dei diritti di voto) è invece riconducibile all’ad Rasizza e al vicepresidente La Porta. Queste due società insieme hanno finora controllato ed espresso il consiglio di amministrazione di Openjobmetis.
Plavisgas, primo azionista dell’agenzia del lavoro con il 34,14% delle azioni (ma solo con il 26,09% dei diritti di voto), è salita progressivamente nel capitale negli ultimi mesi, pagando un prezzo medio di 9 euro per azione, come ricostruito da MF-Milano Finanza. L’obiettivo di Malvestio e soci è stato comunque meramente finanziario, dal momento che lo statuto di Openjobmetis, titolo particolarmente illiquido, consente il raddoppio del diritto di voto solo dopo 24 mesi. Da qui l’accordo con il management e i francesi dopo due opa volontarie parziali su azioni proprie lanciate quest’anno e nel 2022 (si vedano qui i relativi documenti).
Groupe Crit, uno dei principali attori del lavoro temporaneo e dei servizi aeroportuali in Francia, dopo l’acquisizione di Openjobmetis dovrebbe superare i 3,3 miliardi di euro di fatturato annuo. Il gruppo francese si dice “lieto di questa acquisizione, che gli consente di estendere la sua copertura geografica all’Italia e costituisce un importante passo avanti nel suo posizionamento in Europa”, si legge in una nota. Inoltre, la quota internazionale dovrebbe rappresentare la metà dell’attività di lavoro temporaneo di Groupe Crit dopo l’operazione (si veda qui il comunicato stampa).
Nel 2023, con un mercato del lavoro temporaneo stimato in 15,7 miliardi di euro, l’Italia si posiziona come il quarto mercato dell’Europa continentale. Openjobmetis, sesto player del lavoro interinale in questo mercato, è presente su tutto il territorio nazionale con una rete di 150 agenzie e ha realizzato un fatturato consolidato di 768,4 milioni l’anno scorso (560 milioni nei primi nove mesi del 2023).
L’agenzia, nata nel 2011 a seguito dell’acquisizione di Metis da parte di Openjob, poi fuse, nei giorni scorsi si è rafforzata nel mercato nazionale acquisendo il 100% della società Just on Business e della sua controllata Deine Group srl, che insieme fatturano oltre 100 milioni, per un totale di 29,7 milioni in contanti (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo infine che la famiglia Vittorelli ha fondato Metis, mentre Rasizza è il fondatore di Openjob. L’acquisizione di Metis era stata la quinta in ordine di tempo da parte di Openjob, a partire dal 2003, ossia da quando il fondo Wise Equity II era entrato nel capitale (allora con l’87,5%) affiancando il management. Openjob, infatti, aveva acquisito in precedenza le società Pianeta Lavoro, In Time, QuandoccoRre Interinale e un ramo d’azienda di Just On Business. Nel gennaio 2013, OpenjobMetis aveva infine acquisito Corium, la prima società di outplacement creata in Italia, fondata nel 1986. Nel tempo, partendo dalla quotazione in Borsa (si veda altro articolo di BeBeez), Wise ha via via alleggerito la sua posizione (si veda altro articolo di BeBeez), fino a uscire completamente nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).