A fine 2023 il portafoglio di Eureka! Fund I – Technology Transfer e BlackSheep Fund, entrambi gestiti da Eureka! Venture sgr, specializzata in deep science investment e digital tech investment, ha raggiunto quota 34 investimenti tra startup, imprese innovative e progetti proof of concept, per un totale di 45 milioni di euro investiti e per un fatturato complessivo per l’anno superiore a 32 milioni, un totale di 540 dipendenti e più di 70 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze (si veda qui il comunicato stampa). A comunicarlo ieri l’sgr, a valle della riunione del consiglio di amministrazione, guidato dall’amministratore delegato Stefano Peroncini, che ha approvato le relazioni semestrali al 31 dicembre 2023 dei fondi gestiti dalla sgr.
I numeri si confrontano con quelli di fine dicembre 2022, quando il portafoglio dei due fondi aveva raggiunto quota 27 investimenti per un totale di 30 milioni di euro investiti e per un valore aggregato della produzione di circa 30 milioni, un totale di oltre 330 dipendenti e collaboratori e più di 50 tra brevetti, domande di brevetto depositate e licenze (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto alla raccolta complessiva di Eureka! Venture sgr, è invece salita a 110 milioni di euro dai 100 milioni del 2022, di cui il 62% riconducibile a soggetti istituzionali quali European Investment Fund e CDP Venture Capital sgr, e il 23% proveniente da corporate industriali, tra cui A2A, Nestlé, SAES, Umbra Group, Calzedonia, Jakala.
Eureka! Venture 1 era stato infatti lanciato nel gennaio 2020 con una dotazione di 30 milioni di euro, grazie all’annunciato impegno per questa cifra da parte della piattaforma ITATech, dedicata al trasferrimento tecnologico, lanciata nel 2016 da CDP e FEI (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso luglio la dotazione del fondo aveva già raggiunto i 45 milioni grazie agli impegni di veri family office, di HOFIMA, la holding di investimento della famiglia Malacalza, e di altri investitori quali la Compagnia di San Paolo, SAES Group, Umbra Group e Nestlé (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo Blacksheep a fine novembre 2023 ha poi chiuso la raccolta a 50 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), dopo un primo closing a poco meno di 40 milioni che era stato raggiunto nel settembre 2021, grazie all’impegno di CDP Venture Capital sgr, tramite il fondo di fondi VentureItaly, e al fondo di coinvestimento del Ministero dello Sviluppo Economico, a sua volta gestito da CDP Venture (si veda altro articolo di BeBeez). E ricordiamo infine che Eureka! Ventures è stata una delle quattro sgr che si è assicurata la dotazione di Equity Puglia, lo strumento finanziario varato da Puglia Sviluppo spa, società controllata dalla Regione Puglia, con l’obiettivo di favorire nel territorio pugliese la crescita di startup e pmi innovative. la dotazione complessiva di 40 milioni sarà distribuita per 10 milioni ciascuno alle quattro l’sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
In aggregato, i due fondi gestiti da Eureka! Venture sgr hanno mostrato i rispettivi NAV in crescita, complessivamente pari a oltre 50 milioni. E a proposito di valore del portafoglio, nonostante il periodo di investimento sia ancora in corso per entrambi i fondi, l’sgr segnala che il BlackSheep Fund ha già condotto due exit con ritorni medi del 35%, e che si registrano ulteriori segnali di interesse di terzi investitori che hanno già determinato incrementi significativi del fair market value delle società in portafoglio.
Ricordiamo, infatti, che lo scorso settembre 2023 il fondo ha venduto la partecipazione detenuta in Roibox, società lettone che applica il geotargeting su scala per migliorare il Roi della campagne pubblicitarie, a Jakala, il primo gruppo italiano specializzato nella cosiddetta martech (la tecnologia applicata al marketing), e controllato al 60% da Ardian. “Abbiamo ottenuto un IRR del 35%”, aveva anticipato a BeBeez Umberto Bottesini, co-founder e managing partner di BlackSheep (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre lo scorso anno, ma a luglio, invece, il fondo ha disinvestito da Scibids Technology SAS, società francese, che si occupa di intelligenza artificiale applicata all’acquisto in tempo reale di spazi pubblicitari su scala globale, che è stata acquisita da Double Verify inc, società statunitense quotata al NYSE, nell’ambito di un’operazione del valore di 125 milioni di dollari, fra denaro e azioni: “in questo caso l‘IRR è stato pari al 40%“, aveva detto a BeBeez Bottesini.
Nel dettaglio, il Black Sheep Fund ha effettuato lo scorso anno tre nuovi investimenti, arrivando a detenere in portafoglio partecipazioni in 9 società, oltre alle due già vendute, per un totale di 11 investimenti, di cui 3 effettuati nel corso del 2023. Tra gli investimenti dell’anno si ricordano Shop Circle (società inglese guidata da due imprenditori italiani che hanno sviluppato un aggregatore e consolidatore di e-commerce tools, in co-investimento con The Techshop sgr, Primo Ventures SGR e CDP Venture Capital SGR) e Inflead, una piattaforma italiana per la gestione e automatizzazione delle attività di influencer marketing che si basa su algoritmi e metodi statistici proprietari per consentire di ottimizzare e migliorare tutti i processi e l’attivazione campagne di influencer marketing per brand e agenzie.
Sandro Moretti Cane, consigliere delegato ai fondi BlackSheep, ha commentato: “Abbiamo costruito un portafoglio non solamente solido e pronto ad affrontare periodi difficili come questo, ma anche fatto di aziende che sollevano già interesse nel mercato m&a del nostro verticale, come dimostrano le due exit realizzate nel corso dell’esercizio appena chiuso”.
Quanto a Eureka! Fund I – Technology Transfer, ha effettuato a oggi 25 investimenti, di cui gli ultimi due nel primo trimestre 2024. A tal proposito si ricordano quelli in Be-dimensional (spin-off Istituto Italiano di Tecnologie attivo nella produzione di cristalli bidimensionali, come il grafene), in 3dNextech (spin-off della Scuola Sant’Anna di Pisa, che ha sviluppato un trattamento chimico innovativo per la finitura dei prodotti realizzati tramite additive manufacturing), in Planckian (primo spin-off congiunto dell’Università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, che sta sviluppando un nuovo concetto di batteria basata su fenomeni quantistici) e due investimenti Poc (proof of concept), in partnership con l’Università di Bologna e il CNR, che traguardano progetti tecnologici avanzati in ambito packaging. Due, invece, i follow-on del fondo: Phononic Vibes, attiva sui metamateriali per la riduzione del rumore e delle vibrazioni (si veda altro articolo di BeBeez) e Caracol, azienda lombarda specializzata in servizi avanzati di stampaggio in 3D, che opera con tecnologie di large robotic additive manufacturing al servizio di industrie quali l’automotive, l’aerospazio e il design, che ha chiuso un round di investimento da 10,6 milioni di euro a cui hanno partecipato, insieme ad Eureka!, CDP Venture Capital sgr, Neva sgr e Primo Space Fund (si veda altro articolo di BeBeez).
Peroncini ha commentato: “Nel corso del 2023 abbiamo consolidato il portafoglio di Eureka! Fund grazie a investimenti più consistenti (fino a 5 milioni di euro), con tecnologie e innovazione in ambito materials science veramente dirompenti da cui ci aspettiamo grandi impatti, non solo in termini di ritorni sul capitale. Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati ad oggi raggiunti dal nostro primo fondo di Technology Transfer, che nel corso del 2023 ha anche finalizzato alcuni round di follow-on in società di portafoglio in co-investimento con altri investitori professionali, a valutazioni crescenti rispetto a quelle del nostro ingresso”.