Fidia spa, società torinese leader nella tecnologia del controllo numerico e dei sistemi integrati per il calcolo, la scansione e la fresatura di forme complesse, quotata su Euronext Milan, ha avviato con il Tribunale di Ivrea l’iter relativo al saldo dell’ultima tranche prevista dalla procedura concordataria e riservata ai creditori chirografari, per un importo totale di 1,5 milioni di euro, dopo che a fine giugno 2023 sono stati saldati i conti con i creditori privilegiati per un totale di5,2 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che la società nel giugno 2022 aveva ottenuto dal Tribunale di Ivrea il decreto di omologa del concordato preventivo in continuità aziendale (si veda altro articolo di BeBeez). Fidia era stata ammessa alla procedura a fine novembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), dopo che l’istanza era stata depositata a fine settembre del 2021, sulla base di un piano che prevedeva l’intervento del nuovo investitore finanziario Negma Group, specializzato in strumenti ibridi di debito ed equity, insieme a FAI Futuro all’Impresa, società milanese di advisory e di investimenti specializzata nelle operazioni di m&a e di restructuring, al fianco dell’imprenditore Giuseppe Morfino (si veda altro articolo di BeBeez).
La manovra finanziaria alla base del piano e della proposta concordataria prevedeva, nel dettaglio:
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- un aumento di capitale per 2 milioni di euro, riservato in sottoscrizione a FAI Bidco Uno srl (società controllata di diritto da Negma),che è stato poi sottoscritto e versato il 23 novembre 2022 (si veda qui il comunicato stampa);
- dopo il provvedimento di omologa del concordato, l’emissione da parte di Fidia di un prestito obbligazionario convertibile cum warrant (POC) per complessivi 10 milioni di euro che verrà interamente sottoscritto da Negma, con connesso aumento di capitale a servizio della conversione delle obbligazioni da eseguirsi entro il 31 dicembre 2024; l’emissione e la sottoscrizione delle prime due tranche è avvenuta nel maggio 2023 (si veda qui il comunicato stampa), successivamente sono state emesse varie altre tranche di obbligazioni per arrivare a un totale di 6 milioni di euro lo scorso 6 marzo (si veda qui il comunicato stampa); i bond sono stati poi via via convertiti in azioni (l’ultima conversione risale allo scorso febbraio, si veda qui il comunicato stampa)
Nel dicembre 2023 Consob ha quindi dato il via libera alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all’ammissione alle negoziazioni delle azioni di nuova emissione rivenienti dall’aumento di capitale riservato da 2 milioni, già eseguito e sottoscritto da FAI Bidco Uno e dall’aumento di capitale per massimi 10 milioni a servizio della conversione dei bond e che saranno sottoscritti da Negma Group (si veda qui il comunicato stampa). Il prospetto è stato poi integrato con primo supplemento approvato e pubblicato il 21 giugno dello scorso anno (si veda qui il comunicato stampa) e con un secondo supplemento pubblicato a dicembre 2023 (si veda altro articolo di BeBeez), che tiene conto dei nuovi fattori di rischio derivanti dal recente aggiornamento del piano industriale 2023-2026 (si veda qui il comunicato stampa).
Luigi Maniglio, presidente esecutivo di Fidia e senior partner di FAI Futuro All’Impresa, ha commentato: “Grazie al successo del nostro piano di rilancio, all’avvio di progetti strategici, nonché alla storia di eccellenza e al riconoscimento internazionale che, da sempre, ha contraddistinto l’azienda, siamo riusciti a riaffermare la leadership nel settore, mantenendo saldi rapporti industriali con i creditori e completando con successo il processo di risanamento finanziario. Continueremo a investire per garantire la stabilità finanziaria ed il successo a lungo termine dell’azienda”.
Per il piano di rilancio, Fidia potrà contare su un management consolidato e rinnovato, guidato dal presidente esecutivo Maniglio, con competenze nella gestione e ristrutturazione di aziende industriali, dal consigliere delegato Marco Livelli (anch’egli con una vasta esperienza nella gestione di aziende sia a livello nazionale che internazionale), e dal direttore generale Augusto Mignani.
Oggi Fidia detiene un parco di 9.000 sistemi installati, presso 3.100 clienti in 18 paesi e un backlog pari a circa 16 milioni di euro rispetto ai 4,1 milioni dell’1 gennaio 2023, che dimostra una forte domanda e una stabile pipeline di consegne.
Nel primo semestre 2023 il gruppo ha registrato una perdita a livello consolidato pari a 2,0 milioni, i ricavi netti sono stati di 9 milioni e l’ebitda negativo per 1,1 milioni, il debito netto di 8,6 milioni e il patrimonio netto pari a 2,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Nell’esercizio 2022, invece, il gruppo aveva registrato un risultato netto consolidato positivo pari a 5,7 milioni di euro, che ha beneficiato dei proventi netti dell’esdebitazione derivante dal concordato per un ammontare pari a 10,7 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Senza considerare gli effetti dell’esdebitazione, il risultato netto consolidato del gruppo nell’esercizio 2022 sarebbe stato negativo per circa 5,0 milioni. Sempre nel 2022, i ricavi netti sono ammontati a 24,4 milioni mentre l’ebitda è stato negativo per 2,6 milioni, il debito netto di 7,4 milioni e il patrimonio netto di 5,9 milioni.